Eccesso di velocità? Forse...
In seguito a questo post, ecco un altro capitolo di quella che potrei definire come una "Guida su come difendersi dalle prese per il culo quando si è per strada".
Bisogna prima di tutto rendersi conto di una cosa (che io ritengo fondamentale e di primaria importanza): quando lo Stato o le Forze dell'Ordine impongono delle regole atte a preservare, per così dire, l'incolumità del cittandino, ad essi in realtà del cittandino non gliene frega una beneata mazza. Ogni giorno forgiano regole con la piena consapevolezza che esse verranno infrante, tanto sono assurde. Ed è questo ciò a cui mirano, in modo tale da poter poi guadagnarci sopra in maniera vergognosa tramite, ad esempio, le multe (e passando, ovviamente, dalla parte della ragione).
Stendendo un velo pietoso su casi tragici come divieti di sosta messi proprio dove c'è bisogno di parcheggi, targhe alterne studiate per complicare la vita agli onesti cittadini che si devono recare a scuola o al lavoro, obbligo costante dei fari in tangenziale ed autostrada così da doverli cambiare una volta ogni due mesi, parcheggi a pagamento ed ovviamente non custoditi, ecc..., vorrei soffermarmi su quello che, a parer mio, è il più grande dei problemi (oltre che la più grande presa per il culo): i limiti di velocità.
I limiti di velocità sono, in una sola parola, assurdi.
Non è stando entro i limiti che si riducono gli incidenti stradali (dei quali, ripeto, agli alti vertici non importa proprio un bel niente), bensì usando la testa. Chi guida deve essere presente al 100%, sempre, attento all'incolumità di sè stesso e degli altri, ma anche libero di poter viaggiare come cacchio gli pare, visto che il carburante lo paga, il bollo lo paga, la revisione la paga, il bollino blu lo paga, le tasse le paga, i caselli autostradali li paga, e la patente l'ha pagata.
Non so voi, ma io quando vedo una fila di automobilisti con lo sguardo spento ridotti a marciare per inerzia entro quei limiti perversi e disonesti, la prima cosa che mi viene in mente è una processione, una via crucis...
Premesso ciò, ecco qui un piccolo trucco su come cavarsela in caso si superino i 40 km/h di tolleranza consentiti oltre il limite, con conseguente decurtazione dei punti, multa, e/o sospensione/ritiro della patente: supponiamo ci siano degli individui che chiameremo A, B, C, D, E, F e G, amici ed in qualche modo d'accordo tra di loro (è importante!).
A possiede, per esempio, una bella BMW serie 6, con la quale, lasciandosi prendere un po' la mano, sfreccia ai 220 km/h in autostrada, superando di ben 90 km/h il ridicolo limite imposto, ovvero 130 km/h. Qualche mese dopo gli arriva una bella letterina con la richiesta di presentarsi, con patente e documenti, dalle Forze dell'Ordine (e di cominciare già a mettersi a 90...). A questo punto, A si presenta con B annunciando la propria innocenza e sostenendo che, nel giorno del terribile crimine, alla guida c'era proprio B. Al che le colpe ricadono su B! Ma, a questo punto, B può sempre dire che egli, a sua volta e sotto consenso di A, quel giorno non era alla guida poichè ha prestato la macchina a qualcuno che proprio non riesce a ricordare (dove questo qualcuno potrebbe essere C, D, F, G, ma anche X, Y o Z).
A questo punto la Legge vacilla... Già, perchè la Legge impone che il proprietario ed intestatario del mezzo del delitto (in questo caso A) sappia sempre e sia in grado di comunicare con esattezza a chi presta la macchina, ma questo dovere viene meno a partire da B (incluso). In poche parole, in caso di (presunta?) innocenza il proprietario è obbligato a sapere chi è che scorrazzava con la sua macchina, ma colui che l'ha ricevuta in prestito può a sua volta prestarla ad altri senza avere l'obbligo di fare nomi.
A chi togliere la patente, allora? A nessuno, ovviamente! Il colpevole potrebbe essere uno degli amici di B, ma B ne ha così tanti che proprio non ricorda a chi può averla data...
Alla fine della trafila, se non ricordo male, l'ammontare della multa da pagare (che per legge sarà comunque affibbiata al proprietario, A) aumenta notevolmente (per forza, bisogna pur depredare in qualche modo i poveri cittadini, no?), ma, visto che il colpevole non saltà fuori, almeno le patenti sono salve!
Bisogna prima di tutto rendersi conto di una cosa (che io ritengo fondamentale e di primaria importanza): quando lo Stato o le Forze dell'Ordine impongono delle regole atte a preservare, per così dire, l'incolumità del cittandino, ad essi in realtà del cittandino non gliene frega una beneata mazza. Ogni giorno forgiano regole con la piena consapevolezza che esse verranno infrante, tanto sono assurde. Ed è questo ciò a cui mirano, in modo tale da poter poi guadagnarci sopra in maniera vergognosa tramite, ad esempio, le multe (e passando, ovviamente, dalla parte della ragione).
Stendendo un velo pietoso su casi tragici come divieti di sosta messi proprio dove c'è bisogno di parcheggi, targhe alterne studiate per complicare la vita agli onesti cittadini che si devono recare a scuola o al lavoro, obbligo costante dei fari in tangenziale ed autostrada così da doverli cambiare una volta ogni due mesi, parcheggi a pagamento ed ovviamente non custoditi, ecc..., vorrei soffermarmi su quello che, a parer mio, è il più grande dei problemi (oltre che la più grande presa per il culo): i limiti di velocità.
I limiti di velocità sono, in una sola parola, assurdi.
Non è stando entro i limiti che si riducono gli incidenti stradali (dei quali, ripeto, agli alti vertici non importa proprio un bel niente), bensì usando la testa. Chi guida deve essere presente al 100%, sempre, attento all'incolumità di sè stesso e degli altri, ma anche libero di poter viaggiare come cacchio gli pare, visto che il carburante lo paga, il bollo lo paga, la revisione la paga, il bollino blu lo paga, le tasse le paga, i caselli autostradali li paga, e la patente l'ha pagata.
Non so voi, ma io quando vedo una fila di automobilisti con lo sguardo spento ridotti a marciare per inerzia entro quei limiti perversi e disonesti, la prima cosa che mi viene in mente è una processione, una via crucis...
Premesso ciò, ecco qui un piccolo trucco su come cavarsela in caso si superino i 40 km/h di tolleranza consentiti oltre il limite, con conseguente decurtazione dei punti, multa, e/o sospensione/ritiro della patente: supponiamo ci siano degli individui che chiameremo A, B, C, D, E, F e G, amici ed in qualche modo d'accordo tra di loro (è importante!).
A possiede, per esempio, una bella BMW serie 6, con la quale, lasciandosi prendere un po' la mano, sfreccia ai 220 km/h in autostrada, superando di ben 90 km/h il ridicolo limite imposto, ovvero 130 km/h. Qualche mese dopo gli arriva una bella letterina con la richiesta di presentarsi, con patente e documenti, dalle Forze dell'Ordine (e di cominciare già a mettersi a 90...). A questo punto, A si presenta con B annunciando la propria innocenza e sostenendo che, nel giorno del terribile crimine, alla guida c'era proprio B. Al che le colpe ricadono su B! Ma, a questo punto, B può sempre dire che egli, a sua volta e sotto consenso di A, quel giorno non era alla guida poichè ha prestato la macchina a qualcuno che proprio non riesce a ricordare (dove questo qualcuno potrebbe essere C, D, F, G, ma anche X, Y o Z).
A questo punto la Legge vacilla... Già, perchè la Legge impone che il proprietario ed intestatario del mezzo del delitto (in questo caso A) sappia sempre e sia in grado di comunicare con esattezza a chi presta la macchina, ma questo dovere viene meno a partire da B (incluso). In poche parole, in caso di (presunta?) innocenza il proprietario è obbligato a sapere chi è che scorrazzava con la sua macchina, ma colui che l'ha ricevuta in prestito può a sua volta prestarla ad altri senza avere l'obbligo di fare nomi.
A chi togliere la patente, allora? A nessuno, ovviamente! Il colpevole potrebbe essere uno degli amici di B, ma B ne ha così tanti che proprio non ricorda a chi può averla data...
Alla fine della trafila, se non ricordo male, l'ammontare della multa da pagare (che per legge sarà comunque affibbiata al proprietario, A) aumenta notevolmente (per forza, bisogna pur depredare in qualche modo i poveri cittadini, no?), ma, visto che il colpevole non saltà fuori, almeno le patenti sono salve!
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