Ricetta: "Marmellata di cipolle rosse di Tropea"
Se Dio (qui in via del tutto eccezionale con la D maiuscola) esistesse, sicuramente le cipolle rosse di Tropea sarebbero la prova tangibile della sua bontà e del suo profondo amore nei nostri confronti.
Bene, di seguito vi spiego come prepare, in seguito alla mia personale esperienza, una marmellata di suddette meraviglie della natura.
Per prima cosa, procuratevi 1,5 Kg di cipolle rosse di Tropea. Tenete conto che con un tale quantitativo il risultato finale saranno tre vasetti pieni (per "vasetto" intendo, sommariamente, quelli piccoli di maionese, come Kraft o Calvè, ma non ha importanza).
Sbucciate le cipolle e tagliatele in fettine lunghe e più sottili possibile (spessore di circa 1 mm). Questa operazione vi costerà non poche lacrime, giusto perchè lo sappiate.
Una volta che tutte le cipolle sono state coscientemente affettate, ponetele in una pentola alta e bella capiente (tipo quelle che si usano per cuocere gli arrosti).
Dopodichè versateci dentro 200 ml di vino bianco (ma potete provare anche con il vino rosso, che secondo me è persin meglio), 20 ml di aceto normale (niente aceto balsamico o altre stranezze, quindi), 500 gr di zucchero e 2 cucchiai di sale. A piacimento, potete aggiungere anche una sana dose di pepe nero in polvere e qualche chiodo di garofano.
Lasciate il tutto a macerare per 4/5 ore, mescolando e girando di tanto in tanto. Alla fine della macerazione, le cipolle avranno rilasciato l'acqua al loro interno e lo zucchero si sarà sciolto.
A questo punto, si può passare alla cottura.
Accendete la fiamma e tenela bassa. Il contenuto della pentola dovrà raggiungere la temperatura di ebollizione e mantenerla finchè l'acqua non sarà evaporata, facendo così rapprendere e addensare la marmellata. Per quanto mi riguarda, dal momento in cui ho acceso la fiamma al momento in cui l'ho spenta sono passati circa 100 minuti, e sono stati 100 lunghi minuti in cui non ho smesso un attimo di mescolare e girare lentamente (ma era il mio primo tentativo e ci tenevo che venisse bene, lol!).
Una volta spenta la fiamma, lasciate il tutto a raffreddare finchè non arriva a temperatura ambiente (ci vuole qualche oretta). A questo punto, prendete i vasetti e travasate il tutto (e magari sterilizzateli, i vasetti, se avete intenzione di conservarli).
Et voilà! La marmellata, peraltro molto delicata, è pronta per essere "adagiata" su tranci di tonno, carne, formaggi, e qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
Bene, di seguito vi spiego come prepare, in seguito alla mia personale esperienza, una marmellata di suddette meraviglie della natura.
Per prima cosa, procuratevi 1,5 Kg di cipolle rosse di Tropea. Tenete conto che con un tale quantitativo il risultato finale saranno tre vasetti pieni (per "vasetto" intendo, sommariamente, quelli piccoli di maionese, come Kraft o Calvè, ma non ha importanza).
Sbucciate le cipolle e tagliatele in fettine lunghe e più sottili possibile (spessore di circa 1 mm). Questa operazione vi costerà non poche lacrime, giusto perchè lo sappiate.
Una volta che tutte le cipolle sono state coscientemente affettate, ponetele in una pentola alta e bella capiente (tipo quelle che si usano per cuocere gli arrosti).
Dopodichè versateci dentro 200 ml di vino bianco (ma potete provare anche con il vino rosso, che secondo me è persin meglio), 20 ml di aceto normale (niente aceto balsamico o altre stranezze, quindi), 500 gr di zucchero e 2 cucchiai di sale. A piacimento, potete aggiungere anche una sana dose di pepe nero in polvere e qualche chiodo di garofano.
Lasciate il tutto a macerare per 4/5 ore, mescolando e girando di tanto in tanto. Alla fine della macerazione, le cipolle avranno rilasciato l'acqua al loro interno e lo zucchero si sarà sciolto.
A questo punto, si può passare alla cottura.
Accendete la fiamma e tenela bassa. Il contenuto della pentola dovrà raggiungere la temperatura di ebollizione e mantenerla finchè l'acqua non sarà evaporata, facendo così rapprendere e addensare la marmellata. Per quanto mi riguarda, dal momento in cui ho acceso la fiamma al momento in cui l'ho spenta sono passati circa 100 minuti, e sono stati 100 lunghi minuti in cui non ho smesso un attimo di mescolare e girare lentamente (ma era il mio primo tentativo e ci tenevo che venisse bene, lol!).
Una volta spenta la fiamma, lasciate il tutto a raffreddare finchè non arriva a temperatura ambiente (ci vuole qualche oretta). A questo punto, prendete i vasetti e travasate il tutto (e magari sterilizzateli, i vasetti, se avete intenzione di conservarli).
Et voilà! La marmellata, peraltro molto delicata, è pronta per essere "adagiata" su tranci di tonno, carne, formaggi, e qualsiasi altra cosa vi venga in mente.