giovedì, maggio 24, 2007

I miei 5 giochi in Flash preferiti

Stilo qui una piccola classifica dei 5 giochi in Flash che, personalmente, ritengo essere i più belli e divertenti:

1) flOw - Davvero molto rilassante, questo gioco porta dentro di sè la teoria del flusso. Lo scopo è quello di guidare un microrganismo non meglio identificato in un infinito microcosmo, facendolo nutrire di altri microrganismi e cercando di salvarlo dalle varie insidie. Il microcosmo è suddiviso verticalmente in tanti livelli, e man mano che si scende la difficoltà aumenta. Questo gioco è stato portato anche su PlayStation 2!!!

2)
Bible Fight - Questo è davvero fantastico... un picchiaduro (tipo Street Fighter, per intenderci) dove a darsele di santa ragione sono i personaggi principali della Bibbia! Ci sono Gesù, Noè, Mosè, Eva, Maria, Satana e Dio. La grafica è bellissima, la musica pure, e le mosse speciali dei personaggi sono veramente geniali! Ah, per sbloccare Dio nella modalità Arcade, quando si tratta di scegliere il personaggio digitare la parola "jehovah" (grazie a Carletto che lo ha scoperto finendo il gioco :-).

3)
Johnny Rocketfingers 2 - Punta&Clicca noir davvero strepitoso, con una trama molto ben fatta ed una grafica essenziale ma completa. Nonostante la presenza di desolazione, violenza e lascività, spiccano dosi di umorismo e comicità che rendono il gioco molto bel bilanciato e piacevole.

4)
Crazy Ball - Una specie di gioco del basket dove due babacci gelatinosi devono rispettivamente far entrare una pallina nel canestro dell'avversario facendola rimbalzare con la testa. Si può giocare anche in due.

5)
FPS in real life 4 - Sebbene la realizzazione di questo gioco non sia tra le migliori, trovo fantastica l'idea: un FPS (tipo Doom) dove il giocatore interagisce con delle sequenze video realmente registrate da un gruppo di ragazzini in una foresta, un po' come capita con i film interattivi. Il gameplay, seppur modesto, ricorda un po' quello di giochi come The House of the Dead o Virtua Cop.

lunedì, maggio 21, 2007

Il Papa... pedofilo?!?

La pedofilia è una brutta bestia.

Di solito ci si immagina i pedofili come dei maniaci psicopatici che hanno subito dei traumi in età infantile e che in qualche modo devono sfogare le proprie perverse frustrazioni su dei bambini innocenti, ma spesso la gente si dimentica che, forse, questi criminali potrebbero essere nascosti tra le bianche mura delle parrocchie di quartiere, quelle stesse diocesi a cui i genitori affidano fiduciosi i propri pargoli, con la speranza che crescano felici e con sani principi tra canti, eucarestie, confessioni e sante messe.

Dopo aver visionato due interessanti nonchè preoccupanti filmati, Sex Crimes and Vatican [sottotitoli ITA] e Crimen Solicitationis, ho pensato, non avendo un tubazzo da fare, di provare a cercare il termine "pedofilo" nella sezione Immagini di Google.

Non l'avessi mai fatto...

Ebbene, sapete chi è comparso in terza pagina? Già, proprio lui, il Papa.


Strana coincidenza, visti anche i recenti fatti.

A questo punto i casi sono due: o Google indicizza "ad minchiam", o Google la sa mooolto lunga.
Preferisco non esprimermi, visto che non conosco l'algoritmo di indicizzazione di Google.

venerdì, maggio 11, 2007

Elezioni universitarie? Bah...

Si avvicinano le famigerate elezioni universitarie.

Per l'occasione ho letto qua e là un po' di volantini, brochures, cartelloni e pagine web. Giusto per farmi un'idea. E un'idea me la sono fatta: credo che, semplicemente, non andrò a votare.

So perfettamente che l'astensione non è un comportamento corretto, votare è un diritto ma anche un dovere, ma più leggevo materiale di propaganda spammato in ogni dove, più mi cadevano le palle.

L'Università italiana è piena zeppa di problemi, ma le proposte o, peggio ancora, le promesse (!!!) dei "partiti" certo non l'aiutano. Tante parole campate in aria (probabilmente generate col Polygen), solo per accaparrarsi un voto in più (neanche andassero poi al Governo...).

In sostanza, il potere concesso a noi studenti, a prescindere dalla posizione, è praticamente nullo, e la maggior parte dei punti sui manifesti dei "partiti" sono talmente assurdi e ridicoli da far perdere loro credibilità praticamente nell'immediato.

Ce n'è uno, veramente speciale, che ci tengo a riportare (non cito la lista per evitare l'accusa di diffamazione):
[...]
TRASPORTI E COLLEGAMENTI.
[...]
3) seconda linea metro che raggiunga le sedi universitarie
[...]
Certo, come no? Ci sono voluti anni (e ancora tanti ce ne vorranno...) per avere un abbozzo di metropolitana nella nostra città, e adesso sbucano fuori questi qua che, belli come il sole (uno poi in particolare, e chi ha visto in giro il manifesto/poster/gigantografia sa di cosa parlo :-), vogliono fare una seconda linea metropolitana (quando ancora la prima è a pezzi) per raggiungere le sedi universitarie.
Già me li vedo che, di buon mattino, vanno dal sindaco ed in coro gli chiedono, a nome di tutti gli atenei, di scavare sotto mezza città per estendere la linea metropolitana a favore di noi poveri studenti del pinga.

Ma per favore... dovremmo farci valere e rispettare, ma con tali soggetti "al comando" rischiamo solo di rendere le cose ancora più vergognose di quanto già non siano.

La nostra maledizione

Ieri sono andato al cinema a vedere Number 23. Tutto sommato l'ho trovato un bel film, con un Jim Carrey diverso dal solito. Ossessionato. Stremato da un cazzo di numero che lo ha letteralmente portato alla follia.

A prescindere dal film, le ricorrenze del numero 23 nella storia sono innegabili. La mia fanciulla mi faceva anche notare, ad esempio, che esso compare pure nella data dell'attacco alle Torri Gemelle:

11/09/2001 ---> 11+9+2+1 = 23
11/09/2001 ---> 1+1+9+20+1 = 32 (23 al contrario)

Curioso.

Simpatico, poi, il fatto che i posti riportati sui nostri biglietti erano "Fila L posto 11" e "Fila L posto 12", dove 11+12 = 23... Senza contare il fatto che eravamo nella sala 3, laddove gli ingressi alle sale 2 e 3 sono simmetrici. Entrando quindi in sala, inevitabilmente ci si imbatteva in un imponente 23 retroilluminato da un neon verde.

Amo queste coincidenze. Mi affascinano, mi stuzzicano, mi divertono, mi scuotono.
Le amo perchè so che il destino non esiste. Le amo perchè so che esse non sono altro che singoli versi nell'infinita poesia del Caos.

Nel film, un personaggio dice al protagonista che non era il numero 23 a cercare lui, ma era lui stesso a cercare il numero. Niente di più vero.
Nei miei esempi precedenti, mi sono sforzato di trovare il numero 23. Mi è andata di culo visto che ho avuto successo limitandomi ad usare la somma, ma con un po' di fantasia lo si potrebbe trovare ovunque, magari con l'ausilio di radici quadrate, logaritmi, ricorsioni, cifrari polialfabetici, automi cellulari, o chissà cos'altro.

Noi umani siamo patetici. La maggior parte della realtà in cui siamo immersi esiste solo nella nostra testa.
Prendiamo un evento casuale e, in maniera puerilmente ostinata, facciamo di tutto per ricondurlo al nostri sistemi di misura e per far sì che rientri comodamente nei nostri schemi.

Forse aveva ragione Pirandello col suo "cosi' è se vi pare". Per me era solo un povero stronzo.

L'uomo è patetico. Anch'io, in fondo, lo sono.
Io sono un informatico, disprezzo schifato ogni forma di religione e venero la Scienza, la grande Madre Scienza, perchè essa, ammettendo i nostri limiti senza timore, combatte per mettere in luce le nostre possibilità e tutto ciò che può essere definito come "alla nostra portata".
Anch'io, ingenuamente, ogni giorni cerco qualcosa che leghi in maniera indissolubile le infinite particelle infinitesimali del Caos contro cui mi scontro (vuoi con sequenze binarie, vuoi con i numeri, le lettere o i suoni), solo per il nobile scopo di trovare una risposta, ma conscio del fatto che inesorabilmente fallirò.

Mi viene da ridere.

Combattiamo una battaglia con la consapevolezza di aver perso prima ancora di aver cominciato. Cerchiamo di domare e di spiegare un destino di cui abbiamo solo un allucinato e sfocato sentore.

Siamo anime dannate.

La conoscenza è la nostra maledizione.