lunedì, aprile 07, 2008

Come identificare e quindi evitare le suore al volante

Siccome la settimana scorsa ho rischiato per ben due volte di avere un incidente in macchina, ho deciso di scrivere questa piccola guida in maniera tale che più persone sappiano come salvaguardare la propria incolumità quando si è alla guida.

Questa breve guida vuole spiegare a tutti gli automobilisti come identificare e quindi evitare le suore al volante. Già, perchè una suora al volante, ve lo assicuro, è più pericolosa di un pazzo ubriaco con gli occhi bendati alla guida di un carro armato.


Ecco dunque un elenco di elementi che vi permetteranno di identificare con certezza una suora al volante:
  • La vettura: solitamente le suore vanno in giro a bordo di macchine piccole, per lo più utilitarie concepite per uso cittadino come la prima FIAT Punto o come la penultima FIAT 500 (quella un po' squadrata, simile alla FIAT 600). La gamma di colori applicata alle suddette vetture risulta essere alquanto ridotta: le macchine guidate dalle suore sono sempre o bianche o di uno spento e tristissimo grigio scuro (che, guarda caso, sono i colori della loro divisa... si vede proprio che sono donne, sempre fissate con gli abbinamenti dei colori...).
  • La statura: per una ragione che non mi è ben chiara, tutte le suore al volante che ho avuto il male di vedere nel corso della mia vita erano decisamente basse. Non che io voglia discriminare le persone basse, per carità, ma quelle suore erano talmente basse da non riuscire, credo, ad avere una visuale completa della strada di fronte a loro. L'ultima che ho visto (e che ho scansato), lo giuro, aveva la faccia all'altezza del clacson.
  • Il "modus guidandi": le suore alla guida se ne fottono di mettere la freccia quando vogliono cambiare direzione. Loro semplicemente si buttano, non curanti di tutto quello che le circonda, forse perchè convinte di essere guidate dalla onnipresente mano di Dio che di sicuro le porterà sane e salve a destinazione. E' proprio a causa di questa loro negligenza che la settimana scorsa ho rischiato di tamponarne ben due.
  • La velocità: le suore al volante sono solite deambulare al di sotto della velocità minima consentita. Anche in tangenziale o in autostrada, benchè con il riguardo di stare nella corsia di destra, riescono a causare notevoli problemi di nervosismo ed ansietà agli automobilisti. L'ultima che ho incontrato ci avrà messo almeno due minuti ad immettersi in tangenziale (NB: corsia vuota!), naturalmente senza mettere la freccia. Ho visto trattori andare più veloci.
  • Il rosario: tutte le vetture date in dotazione ad una suora hanno puntualmente un rosario o un crocifisso appeso allo specchietto retrovisore. Ciò consiste in un male incommensurabile poichè, stando alla teoria dell'effetto farfalla, ogni minima oscillazione di tale oggetto malefico nell'abitacolo può comportare terribili sciagure in altre parti del mondo.
Fate attenzione, quindi: quando notate una vettura che riporta i sopra elencati elementi distintivi, rallentate immediatamente per poi tenere una distanza di sicurezza di almeno 100 metri, e appena possibile cambiate strada.

Inoltre, è assolutamente indispensabile non dimenticare di toccarsi i cogl***i per scacciare i demoni della malasorte, meglio conosciuti come "sfiga di suora".

Che la forza sia con voi.

sabato, aprile 05, 2008

Linux Installation Party al Caffè Basaglia di Torino

Il 19 aprile si terrà al Caffè Basaglia (via Mantova 34, Torino) il secondo Linux Installation Party a cura della Torino Linux Task Force.

L'evento avrà inizio alle ore 14 e si concluderà per le ore 18.

Siete tutti invitati a venire con il vostro computer per essere seguiti nell'installazione di GNU/Linux, o anche solo per porre qualche domanda o per pura e semplice curiosità.

Qui c'è volantino dell'evento (grazie a Grigio per la realizzazione):


Accorrete numerosi, il sistema operativo migliore al mondo vi aspetta!!!

giovedì, aprile 03, 2008

Verso la meta

C'è una discreta possiblità che mi manchi solo più un esame alla laurea. L'incertezza dipende solo dalla scarsissima celerità di alcuni docenti nel correggere i compiti.

Ce la farà il nostro eroe a concludere il suo calvario?


Detto tra noi, gnà fo più.

Ma quando si è immersi nella più totale oscurità, il vedere un piccolo spiraglio di luce che lentamente ti si avvicina ti sprona ad andare avanti col sorriso e a compiere gli ultimi sforzi (che, solitamente, sono sempre i più faticosi, ma non importa).

Verso la meta.