mercoledì, dicembre 16, 2009

Come ridurre il consumo di RAM da parte di Mozilla Firefox

Certe volte Mozilla Firefox risulta vergognoso per quanto riguarda il consumo di memoria RAM.
Ci sono situazioni in cui, dopo mezza giornata di lavoro, esso arriva ad occupare addirittura 500 MB!

Stufo di questa oscenità (che è forse l'unica nota dolente di questo eccellente browser), mi sono deciso a trovare un modo per ridurre il più possibile l'uso di RAM, e, perchè no, scrivere un post per questo blog (che negli ultimi tempi è abbastanza morto, ma si sa che il tempo è sempre più tiranno).

Bene. Tanto per iniziare, ci sono alcuni tweaks che permettono di ottimizzare l'uso di memoria.
Io ho scelto e seguito questo magnifico tutorial: Increase Firefox speed and decrease Firefox memory usage (+20 tips).

Dopodichè, è opportuno installare queste due estensioni: RAMBack e Memory Fox.
Attualmente le sto usando entrambe è posso garantire che funzionano a dovere.

Spero di essere stato d'aiuto a qualcuno (e soprattutto ai vostri dischi che dopo un po' iniziano a swappare come pazzi! :-P).

Ciau! :-)

lunedì, novembre 16, 2009

Anche le rock star ogni tanto tirano qualche cristone...

12 novembre 2009, concerto dei Green Day a Torino.

Sentite un po' cosa dice Billie Joe all'istante 1:07... :-P



Fanno più effetto due semplici paroline pronunciate da una rock star che un'intero sproloquio di stronzate dette da un Papa... :-D

domenica, settembre 20, 2009

TELE System TS6003 Stealth: il decoder da *NON* comprare

Ok, ormai l'abbiamo capito tutti: con questa storia del digitale terrestre l'hanno messo in culo all'intera nazione. Così, diretti, secchi e senza vasella.

E noi, da bravi sodomiti passivi, ci ritroviamo a dover comprare almeno un cazzo di decoder DVB per quelle poche volte che abbiamo il sacrosanto piacere di rilassarci davanti alla TV (che poi il 99% dei programmi che passano nelle reti televisive italiane siano spazzatura è un'altra faccenda...).

Ecco dunque spuntare intere file di decoder di ogni sorta ammassati nelle corsie dei megastores. Grandi, piccoli, con scheda, senza scheda, con porte USB, con uscita HDMI, bianchi, neri, con codec MPEG-4, con una SCART, con due SCART, con sarcazzo, con fuffa, e così via.
Tutti aggeggi progettati da ingegneri scimmia e costruiti in massa con lo sputo senza passare dal controllo qualità. Venduti a prezzi che oscillano da 30€ a più di 120€, quando è risaputo e confermato che il costo della circuiteria e dell'assemblaggio si aggira su pochissimi Euro. Ma tanto il popolo vuole la TV (esattamente come fosse eroina) e allora si piega a pagari cifre assurde per dei giocattoli assurdi. E' un po' come se una banale pizza margherita venisse venduta a 20€, ecco.

Orbene, l'altro giorno sono andato a prendere un decoder con e per la mia fanciulla. Per motivi di comodità e di risparmio in termini di spazio, la scelta è ricaduta su uno di quei decoder piccolini che si attaccano all'ingresso SCART direttamente dietro la TV.
La baracca in questione è il TELE Sytem TS6003 Stealth, venduto alla modica cifra di 40€. Ah, no, scusate, 39,99€, perchè il marketing insegna che togliendo un centesimo la gente è più invogliata a comprare.

Arrivati a casa e montato il decoder, si scopre che il telecomando non funziona. Dopo aver cambiato tre volte la pila (è una di quelle rotonde e piatte), ancora non va. Cristo. Ah, tra l'altro il telecomando sembrava un cracker. Temevo che mi si spezzasse in mano mentre premevo il solito tasto "OK" (OK 'sto cazzo).

Il giorno dopo allora torno al megastore per farmelo cambiare. Fatti fare il foglio, vai all'accettazione, fatti fare il nuovo scontrino, firma e vai a prendere un nuovo decoder. Tutto ciò mi ha richiesto circa un'ora, giusto il tempo di stare in coda (una coda composta interamente da poveri fessi come me che stavano portando indietro decoder difettosi o rotti) e di aspettare i porci comodi del commesso.

Ritorno a casa con il nuovo decoder, lo monto e scopro che il telecomando non funziona. Dio animale da allevamento dal quale si ottengono prosciutti e salami nonchè fantastiche grigliate. Provo di nuovo con diverse pile. Niente. Tutto funziona tranne il cracker... pardòn, telecomando.

Torno al megastore, piuttosto incazzato. Rifaccio la fila, scambio due chiacchiere con altri fessi come me, scopro che ben due avevano preso lo stesso decoder ed anche a loro non andava il telecomando, e alla fine ripiego su un altro decoder (stavolta uno dei classici già collaudati), che a quanto pare per adesso funziona.

Ora, constata l'eccellente qualità del prodotto immesso sul mercato, se per caso qualche super manager pappone della TELE System dovesse passare da questo blog e leggere questo post, sappia che farebbe molto bene a prendere tutte le centinaia di telecomandi giocattolo di quello stupido decoder e mangiarseli uno per uno. E poi ficcarsi in culo i relativi decoder, tanto sono piccoli, addirittura stealth!

mercoledì, settembre 02, 2009

Triste storiella dal mondo della programmazione in Java

Ho piacere di raccontarvi una piccola chicca a cui ho personalmente assistito alcuni giorni fa.

Ero seduto al mio PC, quand'ecco arrivare una nuova persona (che da ora, per semplicità, chiameremo Niubba) fino a quel momento mai vista.


Continuando a farmi i c***i miei, sento e vedo con la coda dell'occhio che Niubba saluta alcuni dei presenti nella stanza. "Forse si conoscono già... bah!" penso tra me e me.


Dopo diversi minuti, la vedo sedersi ad un altro PC, poco lontano da me. Lo accende, attende alcuni secondi, pigia qualche tasto e, passati alcuni istanti, la vedo alzarsi per andare
a chiedere qualcosa un'altra persona (che chiameremo Tizio) da lei poco distante.

Non sento cosa si dicono, e sinceramente non mi interessa particolarmente.


Persevero nei miei intenti quando di colpo mi trovo Niubba e Tizio vicino alla mia scrivania, sulla quale si trovano alcuni manuali di vario genere.

Tizio inizia a prenderne in mano alcuni e, dopo averli esaminati con attenzione superflua, gliene passa in mano uno. "Wow!" esclama Niubba, non celando un'espressione di lieve perplessità sul suo volto.
"Bah..." continuo a pensare io. Il manuale in questione è un malloppazzo di 1000 e passa pagine per superare l'esame SCJP (Sun Certified Java Programmer).
"Niubba vorrà forse prepararsi all'esame SCJP?" mi chiedo senza troppo interesse.

Niubba prende in mano il gigantesco fermacarte e torna a sedersi al suo PC.


Passa circa mezz'ora. Mi alzo per andare a fumare una sigaretta. Passo dietro Niubba e la vedo che sta leggendo le primissime pagine dell'orrendo mattone cartaceo. Sullo schermo del PC non c'è niente,
solo il vomitevole sfondo di default di Windows XP con la collina verde e il cielo blu.
Torno dopo 10 minuti. Ripasso dietro Niubba. Stavolta, sullo schermo noto una finestra di Microsoft Internet Explorer aperta sulla pagina di Google Translator. "Abbiamo fatto progressi..." penso divertito.

Passa la mattina. Giunta l'ora di pranzo, mi alzo per uscire ed inevitabilmente passo ancora dietro a Niubba. E' ancora lì, ferma sulle stesse prime pagine dell'inutile accozzaglia di inchiostro e carta, con davanti la stessa
finestra del browser. Se non fosse che ogni tanto ha digitato qualcosa alla tastiera, oserei dire che è stata immobile per più di 2 ore.

Rientro dopo pranzo. Niubba è ancora lì, stavolta con un'espressione lievemente provata sul volto. Incomincio ad incuriosirmi seriamente, al punto che mi risiedo alla mia scrivania ed incomincio a tenerla sotto osservazione buttandole un'occhiata ogni tanto.


Le ore passano, io continuo ad osservarla, e sento crescere in me l'orrenda certezza sul fatto che sto finalmente capendo che cosa Niubba sta combinando da praticamente tutto il giorno.

Giunto il momento di andare via, a fine giornata ho finalmente compreso. E silenziosamente ho pianto dentro di me.

Niubba deve imparare Java.
Niubba non sa un c***o di Java (forse non l'ha mai neanche sentito nominare).
Niubba chiede a Tizio se può darle qualche aiuto.
Tizio sa poco più di lei, pertanto si para il culo dandole in mano il primo manualone su cui intravvede la scritta "Java".

Niubba rimane basita dallo spessore del libro, ed inizia a temere il peggio. Nonostante ciò, ringrazia Tizio per il prezioso aiuto.
Niubba apre quindi l'osceno volume. Legge le prime righe e scopre con tremenda sorpresa che il libro è in inglese. *TUTTO* in inglese. Inizia a sudare. Lei non sa una parola di inglese.

Ma deve imparare Java, e non possiede altri strumenti. Non sa che su Internet ci sono milioni di miliardi di guide e howto per chi si avvicina per la prima volta al linguaggio. Non sa che esistono manuali in PDF gratuiti da scaricare liberamente dalla rete. Non sa che forse avrebbe fatto meglio ad andare a zappare i campi e a mungere le mucche.
Presa dallo sconforto, Niubba capisce che l'unica strada percorribile è tradurre il manuale paragrafo per paragrafo. Ecco spiegato il saltuario uso della tastiera. Ecco spiegato Google Translator. Ecco spiegata l'espressione sul suo volto che peggiora di ora in ora. Ecco spiegato perchè in Italia l'informatica fa pena.

Ecco spiegato perchè attendo con ansia e trepidazione il 21 dicembre 2012.

mercoledì, agosto 05, 2009

Piccoli deliri del periodo pre-vacanziero

Più e più volte (non per ultima, ieri sera) mi è capitato di sentire, da persone diverse, che una buona regola per preparare la carbonara, con il giusto bilanciamento di ingredienti, è quella di rispettare la regola secondo la quale "il numero di uova dev'essere uguale al numero di commensali meno uno".

In seguito a tale affermazione, nella mia contorta e stanca mente si sono materializzate alcune semplici considerazioni.

Primo problema: se io volessi preparare una carbonara solo per me stesso, in quanto me medesimo sarebbe a tutti gli effetti un commensale, in base alla sopracitata regola mi ritroverei a preparla con "1 - 1 = 0" (zero) uova. Bella merda.

Secondo problema: se il numero di commensali tendesse ad infinito (cosa improbabile ma non impossibile), anche il numero di uova tenderebbe al medesimo incommensurabile valore, al punto che, per approssimazione, il numero di commensali ed il numero di uova coinciderebbero, così di fatto non rispettando la regola su riportata. Bella inculata.

Terzo problema: lo so che non c'entra un cazzo, ma desidero che il mondo intero e tutte le galassie che lo circondano sappiano che il tanto decantato e sboroneggiato ECM Alfresco è una delle più grandi merde in cui mi sono imbattuto da quando sono nato. Fa letteralmente schifo, così come tutti gli osceni e pachidermici framework della minchia scritti in Java che oramai infettano come un cancro praticamente tutti i sistemi informatizzati del nostro povero ed arretrato Paese.
Non usatelo, non usatelo, non usatelo, prendetelo e buttatelo nel cesso, e mentre tirate l'acqua intonate un rito voodoo nei confronti della immensa testa di cazzo che l'ha inventato.
Che porcata di software, cazzo. A volte mi sembra addirittura peggio di Windows...! :-P

venerdì, luglio 17, 2009

italia.it


E' tornato. Italia.it, il portale più inutile e costoso che sia mai stato realizzato nel nostro Paese, è di nuovo raggiungibile.

Che culo.

Sono stati spesi 58 milioni di euro per realizzare un sito veramente della minchia, degno solo di un Paese della minchia. 58 milioni di euro che potevano benissimo essere spesi in molti altri modi assai più utili nonchè intelligenti.

Io, per realizzarlo, avrei chiesto molto meno. Anzi, non l'avrei realizzato affatto, così da non dovermi poi vergognare come un cane.

Spero solo che, prima o poi, una qualche crew di lamerozzi abbia il buon gusto di defacciarlo.

domenica, luglio 05, 2009

Convertire un file audio da formato AMR a formato OGG Vorbis

Recentemente ho avuto la necessità di convertire una suoneria, presente in un cellulare Nokia N70, dal formato proprietario AMR ad un formato un pochino più fruibile come ad esempio OGG Vorbis o MP3.

Per eseguire questa conversione, con Debian GNU/Linux sono necessari pochi semplici passi:

1) per prima cosa bisogna installare i pacchetti necessari, in caso non siano già presenti, con il seguente comando:

sudo apt-get install alsa-utils amrnb amrwb libamrnb3 libamrwb3 vorbis-tools

2) quindi, si passa a convertire il file sorgente (chiamiamolo SORGENTE.amr) in un file intermedio in formato grezzo RAW (chiamiamolo SORGENTE.raw):

amrnb-decoder SORGENTE.amr SORGENTE.raw

3) per sentire se la conversione intermedia è andata a buon fine, eseguire il seguente comando:

aplay -t raw -c 1 -r 8000 -f S16_LE SORGENTE.raw

4) a questo punto si porta a termine la procedura generando il file finale (chiamiamolo DESTINAZIONE.ogg) in formato OGG Vorbis:

oggenc -r -B 16 -C 1 -R 8000 -o DESTINAZIONE.ogg SORGENTE.raw

Et voilà! Semplice, no?
Poi, dal formato OGG Vorbis potete tranquillamente passare ad un qualsivoglia altro formato.

Ciau! :-D

giovedì, luglio 02, 2009

Ibernare un PC con Ubuntu usando lo swap su file

E rieccoci qui. Dopo un lungo periodo di inattività su questo blog (e dopo che mi è stato chiuso l'account AdSense... grazie, Google!), finalmente un nuovo post, che deve la sua stesura ad una breve ma interessante discussione che ho avuto ieri con un mio amico.

Oggi parliamo di ibernazione (di un portatile, non di un qualche pirla che decide di farsi congelare per poi risvegliarsi dopo qualche centinaio d'anni e scoprire che il mondo è abitato solo più da topi e delfini... :-P).

Premetto che, vuoi per pigrizia, vuoi per mancanza di tempo, non mi è mai capitato di provare l'ibernazione di un sistema operativo. Poi, qualche giorno fa, ho deciso di fare un tentativo, così, tanto per, sul mio Dell XPS M1330 sul quale utilizzo Ubuntu 9.04. Bene, dopo aver cliccato su "Shutdown" e quindi su "Hibernate", però, la macchina non si è congelata, bensì si è proprio *inchiodata* di brutta maniera. Ottimo.

Dopo quindi le canoniche bestemmie e qualche secondo di ragionamento per capire l'origine del problema, mi sono improvvisamente ricordato che... ehm... sul mio portatile non ho una partizione di swap, anche perchè con 4 GB di RAM davvero non ne ho bisogno. Già, ma lo swap è indispensabile per l'ibernazione, e sinceramente mi sarei aspettato che Ubuntu mi dicesse qualcosa tipo "Attenzione, non possiedi una partizione di swap!" oppure "Attenzione, lo spazio di swap a disposizione non è sufficiente!" oppure ancora "Brutto scemo, vai a coltivare patate che è meglio!".

E qui è sorto il dubbio. Un sistema Unix consente di creare un'area di swap su un qualsiasi device a blocchi, sia sotto forma di disco intero che sotto forma di partizione oppure ancora di file su un filesystem già montato. Siccome il mio disco è già partizionato e non avevo alcuna intenzione di ridurre una partizione per aggiungerne una di swap, ho pensato di sfruttare lo swap su file.
Già, ma siccome lo swap su file, per poter essere sfruttato, presuppone che il filesystem sul quale esso risiede sia montato, cosa capita nella fase di resume della macchina?!? Viene prima montato il filesystem e poi letta l'area di swap, o capita il contrario (visto che ragionevolmente nell'area di swap risiedono tutte le informazioni per poter riportare la macchina allo stato precedente all'ibernazione)? Bella domanda.

E la risposta è arrivata al volo: ieri sera ho scoperto un fantastico tutorial, HOWTO: Use swap file instead of swap partition and have working hibernation, che spiega passo passo come utilizzare lo swap su file per far funzionare l'ibernazione. L'ho provato e ha funzionato alla grandeeeeee!!!

giovedì, febbraio 19, 2009

Corso autogestito GNU/Linux 2009

È in partenza l’edizione 2009 del corso su GNU/Linux gestito autonomamente dagli studenti (ed ex-studenti) del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino.

Il corso è aperto al pubblico esterno e totalmente gratuito, tuttavia il livello tecnico del corso è piuttosto alto. Non si tratta di un programma adatto ai principianti e sono fondamentali delle basi piuttosto buone; siamo pur sempre nel dipartimento di informatica!
Detto ciò, l’edizione di quest’anno sembra essere molto interessante e almeno la prima lezione è fruibile da tutti, perciò fatevi avanti!

Calendario:
0) 10 marzo 16:00 Codice, soldi, libertà, divertimento
1) 17 marzo 16:00 Architettura del sistema GNU/Linux
LIP) 24 marzo 14:00 Installation Party
2) 8 maggio 14:00 Linea di comando, come fare tanto con poco
3) 15 maggio 14:00 Configurazione wired e wireless, servizi di rete
4) 22 maggio 14:00 Il software per lo sviluppo software
5) 29 maggio 14:00 Sicurezza e crittografia
6) 5 giugno 14:00 Virtualizzazione e panoramica sui sistemi UNIX

La lezione 0 non è tecnica ed è adatta a tutti (e molto importante). Le lezioni 1,2 e 3 sono per chi vuole diventare un utente GNU/Linux mediamente esperto. Le restanti sono invece più tecniche per chi vuole qualcosa in più e potrebbero interessare anche i professionisti.

È molto gradito l’avvisare della propria intenzione di partecipare con un commento qui (o per e-mail), lasciando la propria e-mail, per ogni eventualità. Questo genere di commenti non verrà pubblicato.

Le lezioni si terranno in aula B, mentre il LIP in aula studio, salvo variazioni. Materiali e forum del corso sono su i-teach.
Per chi volesse diffondere l’iniziativa, prego di linkare questa pagina per poter ricevere i commenti e le mail di chi vuole partecipare.

Fonte originale: il blog di Andrea Ratto

domenica, febbraio 15, 2009

Il mio primo video in stop-motion

E' vero, di per sè come video fa abbastanza c****e, ma è il mio primo tentativo nel realizzare un qualcosa con la tecnica dello stop-motion.
Ecco qui il video in tutto il suo (modesto) splendore:



Spendo giusto due parole su come ho fatto a realizzarlo.
Il video non è altro che una serie di fotografie, non necessariamente in alta qualità, messe infine in sequenza.
Quando si scattano le foto, è fondamentale tenere la macchina fotografica immobile, usare il focus manuale (in modo tale da mantere fisso il punto focale) e fissare sia l'esposizione che il bilanciamento del bianco. Tutto ciò serve a far sì che le varie fotografie, magari scattate anche a diversi secondi l'una dall'altra, mantengano una certa omogeneità.
Poi, tra una foto e l'altra, si spostano i soggetti del filmato come più aggrada ed in base ai propri intenti.
Una volta ottenuta la serie di fotografie (o, meglio ancora, di fotogrammi), è necessario "montarla" per ottenere il video finale.
Personalmente, per realizzare il video ho utilizzato MEncoder in questo modo:

mencoder "mf://*.jpg" -mf fps=4 -o output.avi -ovc lavc -lavcopts vcodec=mpeg4

Tale comando semplicemente prende in input tutte le immagini
JPEG presenti nella directory in cui ci si trova, le mette in sequenza e genera infine un filmato AVI compresso con il formato MPEG4 e con 4 frame al secondo (in modo tale che il video risulti rallentato e volutamente "scattoso" come la maggior parte delle opere in stop-motion).

La tecnica dello stop-motion è davvero molto interessante, e ci sono certi guru in grado di realizzare dei veri capolavori.
Spero, con il tempo, di riuscire ad impratichirmi e ad ottenere risultati intriganti!

venerdì, febbraio 13, 2009

Stranezze di un filesystem Unix...

Ok, lo so già, non ho scoperto niente di che... però mi ha fatto sorridere questo singolare comportamento del filesystem ext3 (e probabilmente anche di altri filesystem Unix), scoperto per caso:
Strano comportamento, seppur probabilmente voluto, da parte dei link simbolici, non trovate?

lunedì, febbraio 02, 2009

Canephora, un piccolo filesystem virtuale scritto in Java

Signore e signori, coders e h4x0rz, sono lieto di comunicare che ho da poco dato vita ad un nuovo progettino.

Esso si chiama Canephora, è ospitato dal fantastico servizio BarberaWare di cui vi ho già parlato, e consiste in un piccolo filesystem virtuale scritto interamente in Java.

Attualmente si trova ancora in fase di intenso sviluppo e non è per niente completo, tuttavia già si può apprezzare una release di prova scaricabile dalla pagina del progetto. E' inoltre disponibile un repository SVN dal quale si può scaricare liberamente il codice sorgente, rilasciato sotto licenza GPL.

Sarei molto grato a tutti se lo provaste e mi faceste pervenire consigli, critiche, idee o suggerimenti per migliorare il mio piccolo progetto.

Inoltre, in caso ci fosse qualcuno interessato a partecipare attivamente allo sviluppo, sappia che è il benvenuto! :-D

mercoledì, gennaio 14, 2009

La Bibbia illustrata con il LEGO

Lo so, può sembrare quasi incredibile che, del tutto casualmente, ben due post di fila parlino del LEGO, ma ciò che sto per mostrarvi è una cosa davvero stupenda.

Qualche pazzo furioso assai geniale ha pensato bene, in maniera veramente magistrale, di creare una versione illustrata della Bibbia utlizzando solo ed esclusivamente pezzi del LEGO.

Questa simpatica versione dei Testi Sacri si chiama "The Brick Testament" e può essere sia acquistata in forma cartacea che consultata liberamente online.

E... ok, io personalmente sono ateo e con la Bibbia mi ci farei un bel falò, ma devo riconoscere che quest'opera è davvero ben realizzata e dunque meritevole di essere apprezzata.