giovedì, novembre 20, 2008

Anatomia di un omino LEGO

Scusate, ma devo assolutamente postare questa immagine scovata in qualche remoto meandro della Rete:


Cioè... capite, solo un genio poteva pensare di raffigurare, per di più in maniera eccellente, l'anatomia di un omino LEGO!!!

Aaaah, devo proprio dirlo... sono proprio queste le piccole gioie della vita(ccia infame)!

martedì, novembre 18, 2008

Bug colossale nei cellulari Nokia

Oggi un mio carissimo amico mi ha illustrato un bug semplicemente mostruoso che affligge praticamente tutti i cellulari Nokia dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri.


Volete provarlo anche voi? Sì?!? Benissimo, seguite questi pochi e semplici passi:

1) scegliete un numero a caso tipo "3391234567" (dove "339" è il prefisso dell'operatore) e salvatelo in rubrica, ad esempio, con nome "Pippo" (proprio come se doveste salvare in rubrica un nuovo numero)
2) uscite quindi dalla rubrica e, dal menu principale, componete con i tasti lo stesso numero di prima, ricordandovi però di cambiare le prime 3 cifre (es: "3201234567")
3) a questo punto premete il tasto per effettuare la chiamata e... mah... state chiamando Pippo!!!!!

Ma come?!? I due numeri sono diversi!!! Uno comincia con 339 mentre l'altro con 320!!!
Vuoi vedere che i programmatori minchioni della Nokia hanno pensato che fosse sufficiente esaminare solo ultime 7 cifre di un numero di telefono, fottendosene alla grande di tutto ciò che viene prima?!?

Personalmente, ho avuto modo di vedere questo insulso comportamente sia su due cellulari Nokia di vecchia generazione, sia su un N70 (per di più con Symbian) relativamente recente.

Bella porcata!!!

Quando esce in Italia l'HTC Dream?!? :-D

domenica, ottobre 26, 2008

Torino e la laurea in Ingeneria

No, il titolo del post non contiene errori ortografici. Ho intenzionalmente scritto "Ingeneria", in quanto pare che tale disciplina universitaria sia stata in auge per diversi anni in passato, per poi scomparire misteriosamente nel nulla (forse per lasciare il posto alla nuova e più moderna "Ingegneria", affermatasi anche grazie alla presenza della seconda g abilmente introdotta nel termine).

La struttura che per anni ha accolto con gioia centinaia di studenti in Ingeneria è il Politecnico di Torino, famoso ed acclamato per il suo alto livello qualitativo. Prova di quanto appena detto si può trovare in un certificato di laurea, gentilmente prestatomi da un conoscente (di cui ho cancellato i dati per ovvi motivi di privacy), che risale all'incirca a mezzo secolo fa e che io ho immediatamente scannerizzato per la gioia e la conoscenza di voi tutti:


Godete di tale cimelio storico!!! Di tale inconfutabile prova della coglionaggine umana!!!

Non so voi come la pensiate, ma secondo me, chiunque abbia compilato quel certificato di laurea, per evitarsi quell'errore clamoroso avrebbe di sicuro fatto bene a seguire un corso di Ingeneria dell'Ortografia...!!!

venerdì, ottobre 24, 2008

Autovelox a Torino nelle zone con limite dei 50 km/h

E rieccoci a parlare di autovelox, ovvero quegli strumenti diabolici progettati per fottere gli onesti cittadini.

Oggi mi è arrivata via e-mail un'interessante cartina di Torino in cui sono segnate le posizioni di ben 27 autovelox nelle zone in cui vige l'assurdo ed inconcepibile limite dei 50 km/h.

Ecco qui il file, da esaminare ed imparare a memoria:



Mi raccomando, rispettate i limiti! Non permettete agli avvoltoi di strapparvi i vostri soldi e le vostre patenti!!!

martedì, ottobre 21, 2008

LinuxDay 2008 a Torino

E riecco che il LinuxDay, evento di fama nazionale tanto atteso da grandi e piccini, si ripresenta nella sua edizione 2008.


Anche quest'anno, così come nel 2007, la manifestazione avrà luogo a Cascina Roccafranca.

Per maggiori informazioni su questo fantastico evento, potete visitare sia
blog che il sito ufficiale.

Mi raccomando dunque, accorrete numerosi!!!!!!

giovedì, ottobre 02, 2008

Anche i pinguini diventano Dottori...

Bella lì, oggi mi sono finalmente laureato in Informatica!!!

Quindi da ora chiamatemi d0ct0r d1s4st3r!!! :-D

giovedì, settembre 25, 2008

Ricetta: Salsa guacamole

Finalmente, dopo un periodo di inattività causa impegni di ogni sorta, torno alla carica con una nuova ricetta: la salsa guacamole!!!

Tanto per cominciare, elenchiamo gli ingredienti necessari: 2 avocado belli maturi (se non sono maturi non prendeteli!), 1 lime (ma anche un limone può andar bene), 1 cipolla (io personalmente ho usato uno scalogno), 1 testa d'aglio, 1 pomodoro un po' grosso, 2 cucchiai di olio d'oliva, un po' di chili (o peperoncino), sale e pepe quanto basta.


Per prima cosa, bisogna svuotare gli avocado. Una volta aperti in due con un coltello e rimossi i giganteschi semi al loro interno, svuotarli con un cucchiaino fino ad ottenere solo più un sottile strato di buccia (che sarà poi da buttare via).
Disporre il contenuto degli avocado in una terrina capiente, quindi mescolarlo per bene unendo il succo di lime, l'olio di oliva, il sale ed il pepe. Io, per ottenere un risultato omogeneo, allo scopo ho usato un frullatorino (detto anche "minipimer").


A questo punto è necessario sminuzzare per bene l'aglio e la cipolla, magari adoperando una mezzaluna su di un tagliere. Fatto ciò, non resta che da tagliare il pomodoro in modo tale da ottenere tanti piccoli cubettini.
Una volta finito di preparare il pomodoro, l'aglio e la cipolla, versarli nella terrina insieme al resto e dare un'ultima mescolata a mano con un cucchiaio per amalgamare il tutto per benino.

Ecco pronta così una delle più grandi meraviglie culinarie, originaria dell'America Centrale!

mercoledì, settembre 10, 2008

martedì, settembre 09, 2008

Donne e computer (n°6)

giovedì, agosto 28, 2008

Fumetto: Clemenza divina

Clemenza divina

Fumetto: La macchinetta degli statini

Oggi, visto che ho solo qualche migliaio di cose da fare contemporaneamente, ho deciso di incasinarmi ancora di più la vita pensando di lanciarmi anch'io nell'indecoroso mondo dei fumetti online. Ho quindi creato la mia personale galleria, al secolo conosciuta come d1s4st3r's c0m1c str1ps, grazie al fantasmagorico servizio web 2.0 StripGenerator.
Ecco dunque qui per voi, in anteprima mondiale, la mia prima creazione (lo so, BlogSpot tronca l'ultima parte a destra perchè non ci sta...):
La macchinetta degli statini
Questo sarà solo il primo di una lunga serie, perciò... stay tuned!

mercoledì, agosto 27, 2008

Donne e computer (n°5)

domenica, agosto 17, 2008

Lo sapevate che esiste anche la Ubuntu Cola?!?

Zampettando allegramente per le strade di Stoccolma in una giornata leggermente piovosa (ciò è più che normale, uno va in vacanza ad agosto e trova pioggia, no?), decisi di infilarmi in uno dei tanti 7-Eleven sparsi per tutto il mondo (tranne che in Italia, ovviamente), e con grande sopresa vidi questo volantino attaccato ad uno dei frighi:


Gioia e tripudio!!! Ora Ubuntu non solo la si installa ma la si ingurgita pure!!! Che sia succo di pinguino spremuto?!? :-D

Mi resi conto in fretta però che la bevanda in questione nulla aveva a che fare con GNU/Linux, bensì era un prodotto della Ubuntu Trading, azienda che produce non si sa bene cosa (e che ha un web server mezzo scassato).

E no, non chiedetemi se l'ho provata perchè non ci ho proprio pensato (e forse è meglio così...).

martedì, luglio 22, 2008

Comunicazione di servizio

"Il pubblico è in delirio, signore e signori, la gente non riesce a contenersi, tutti sono in preda ad una violenta ed incontrollabile isteria di massa, tutti i giornali e tutti i notiziari del mondo ne parlano!!! Cari amici che ci seguite da ogni parte del globo, il vostro d1s4st3r è lieto di annunciare che ha finito gli esami!!!!!!!!"


Ora, se permettete, il vostro affezionato non-ancora-ufficialmente-dottore-in-Informatica si gode le vacanze... :-P

mercoledì, luglio 16, 2008

Il portale di UniTO e alcune lievi incomprensioni

Oggi, dopo un po' che non lo facevo causa mancanza di necessità, ho provato a collegarmi al portale UniTO dell'Università degli Studi di Torino per vedere alcune cosucce.

Con grande rammarico devo ammettere che non sono andato oltre la schermata di login, come potete constatare dalla seguente immagine:


"Ahahah, chissà che browser ciucco usa quello scoppiato di d1s4st3r!!!" direte voi, ridacchiando e maliziosamente pensando che mi sia messo a pacioccare con lo user agent (cosa che peraltro ho più e più volte fatto per puro diletto), ed ecco invece cosa stavo usando, gnè gnè gnè:

Your User Agent is: Mozilla/5.0 (X11; U; Linux i686 (x86_64); it; rv:1.8.1.14) Gecko/20080404 Iceweasel/2.0.0.14 (Debian-2.0.0.14-0etch1)

Io non so che tipo di controlli abbiano fatto i beoti che hanno realizzato il suddetto portale (anche se un sospetto ce l'ho, ed è molto, molto raccapricciante...), ma spero si rendano conto, prima o poi, che se proprio decidono di costringere gli utenti ad usare un gruppo limitato e ben preciso di browsers, quantomeno sarebbe opportuno valutare il tipo di motore di rendering piuttosto del nome giocoso che un developer dà alla propria creatura (della serie: se si chiama "Firefox" vai avanti, altrimenti se si chiama "Iceweasel" o "Flock" o "Internet Exploder" blocca tutto perchè potrebbe essere un h4x0r brutto e cattivo che vuole diventare padrone del mondo).

lunedì, luglio 14, 2008

Il Santo Riposo del Santo Papa

Stamattina leggevo sul giornale che il Papa è arrivato a Sydney, in Australia (neanche fosse approdato sulla Luna...).


Non che io segua gli spostamenti del Santo Padre, per carità, sarei da internare se lo facessi, ma quando ho letto che il Papa si sarebbe concesso ben 3 giorni di assoluto riposo per riprendersi dal viaggio ho sentito un bisogno viscerale di scrivere questo post.

Tutto ciò è assurdo. Posso capire che stare per 21 ore su un aereo non sia proprio una cosa tonificante, e mi rendo anche conto che il Papa non è più un giovanotto, ma dedicarsi a 3 giorni di riposo in mezzo ai boschi appena sceso dall'aereo per "ricaricarsi" (neanche fosse un cellulare) è davvero un gesto poco cortese, considerando poi che mentre lui è lì a sonnecchiare e a passeggiare tra gli alberi progettando la fine del mondo insieme ai suoi amichetti dell'Opus Dei, migliaia e migliaia di papaboys e papagirls sono lì che lo aspettano, magari da giorni sotto il sole, in uno stato di deliriante isteria spirituale di massa (molto simile a quello provato dalle ragazzine 14enni che ad un concerto attendono con ansia il cantante frocetto dei Tokio Hotel, per intenderci).

Sono molto deluso.
Io pensavo che Sua Santità fosse una specie di superuomo alimentato da una forma di energia infinita direttamente fornitagli dal Creatore, acceso e progettato per funzionare 24 ore su 24 come minimo per l'eternità.
Io pensavo che il Re dei Cieli lo avesse certificato come "Powered by Ubuntu Christian Edition", così da garantirne un uptime del 100% anche in condizioni critiche.
E invece no. Sono bastate 21 ore su un aereo per necessitare di 3 giorni di riposo (neanche fosse arrivato fino a Sydney a nuoto). Stellina, lui. Patatino.

Ci fossi stato io al posto suo... appena sceso dall'aereo, sigaretta (perchè dopo 21 ore di astinenza se ne sente il bisogno...), valigie in hotel, e subito in giro a visitare il visitabile e a magnare le vaccate locali. Per dormire c'è tempo.

Che amarezza. Vabbè, chiudo il post con una foto, scattata ultimamente, in cui si vede il Papa che si riposa beato ricongiungendosi con la natura offerta dalle meraviglie boschive della selvaggia Australia.

sabato, luglio 12, 2008

Donne e computer (n°4)

lunedì, luglio 07, 2008

Togliere il NetworkManager e mettere Wicd su Ubuntu

Il NetworkManager di Ubuntu è il Male. L'idea di per sè non è stupida, anzi, un bel tool per gestire in maniera semplice e veloce le configurazioni di rete ci può stare, ma un tool che non funziona come si deve non ha ragione di esistere. Deve bruciare. Deve finire per sempre in /dev/null.

Ad essere sincero non mi ha mai dato problemi con le reti wired, ma è da sempre che mina alla mia stabilità mentale quando si tratta di usare le reti wireless. Oggi mi sono ufficialmente rotto il gutso.
D-Bus è odioso, NetworkManager funziona solo quando gli pare, Gnome KeyRing fa a botte con nm-applet... basta!!!

Qui dunque spiego velocemente come ranzare via per sempre quel cesso di tool.

Per eliminarlo, basta un semplice:

$ sudo apt-get remove --purge network-manager network-manager-gnome

Poi, per sicurezza eliminiamo gli script di init ad esso associati (il passaggio precedente dovrebbe già averlo fatto, ma siccome non ho controllato...):

$ sudo update-rc.d NetworkManager remove

Addio, spina nel koolo!!!

Adesso però può essere cosa saggia installare una valida alternativa (non che la riga di comando non lo sia, anzi, ma ci sono casi un cui un tool grafico risulta più immediato, come ad esempio quando ci si deve collegare alla svelta ad una WPA Enterprise con certificato).

Io consiglio Wicd. Ha un'interfaccia un pelino meno immediata, ma quantomeno funziona.
Per installarlo, seguire i seguenti passi:

$ sudo echo deb http://apt.wicd.net hardy extras >> /etc/apt/sources.list
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install wicd

Infine, per avere una comoda iconcina di gestione sul nostro pannello di Gnome, è sufficiente eseguire il file /opt/wicd/tray.py.

E' tutto, saluti e baci.

Donne e computer (n°3)

domenica, luglio 06, 2008

Donne e computer (n°2)

giovedì, luglio 03, 2008

Donne e computer (n°1)

domenica, giugno 22, 2008

Personale teoria sui cerchi nel grano

I cerchi nel grano sono proprio affascinanti, oltre ad essere decisamente belli e ben fatti.

Recentemente ne è stato scoperto uno particolarmente elaborato, il quale pare essere nient'altro che una codifica geometrica del pi greco. Per la precisione, esso riporta le prime 10 cifre decimali del più splendido numero dell'Universo (non me ne voglia la costante di Nepero... :-), ovvero la sequenza 3.1415926535. Qui di seguito c'è un'immagine del crop circle:


Esso mi ha fatto riflettere, e non poco.

Prima di tutto, si sa che gran parte dei cerchi nel grano sono stati creati dagli uomini, vuoi per divertimento, per burloneria, o semplicemente per attirare l'interesse dei media. Inoltre, tutte le varie teorie finora avanzate sulla loro origine mi sembrano abbastanza strampalate e poco solide.

Poi, visto che come al solito, non appena si manifesta un fenomeno inspiegabile, il popolo lo attribuisce ad una divinità o, in casi come questo, agli extraterrestri, mi domando che senso abbia che dei piccoli omini verdi ci disegnino un cerchietto in mezzo a un campo di grano riportando le prime 10 cifre del pi greco, che peraltro noi già conosciamo. E mi domando anche se sia possibile che gli alieni contino in base 10 come noi umani, ben sapendo tutti che contare in base 10 è solo uno degli infiniti modi per esprimere e maneggiare la matematica.

D'altro canto, però, ci si domanda anche come possa un gruppo di burloni creare una simile meraviglia in una sola notte, tenendo conto della precisione e della dimensione delle forme (il cerchio di cui sopra ha un diametro di 150 metri!).

E qui mi è balzata alla mente una possibile ipotesi: laddove la precisione dell'uomo vacilla, entrano in gioco le macchine, tanto stupide quanto infallibili nei loro compiti.
Avete presente Oscar, il robottino giardiniere? Ecco, io mi sono immaginato un apparecchio simile ma molto più avanzato, sul quale è possibile programmare a priori un percorso complicato da coprire. Una volta definito il disegno, lo si porta in un campo, gli si fa fare lo sporco lavoro, e lo si riporta a casa. E mentre il mondo grida al miracolo alieno, cerca significati che non esistono e bofonchia su eventuali cospirazioni a danno della razza umana, qualcuno nella propria casetta se la ride beatamente, magari stilando la prima bozza del prossimo cerchio nel grano.

The truth is out there (e meno male!)...

venerdì, giugno 20, 2008

Classe esistenzialista

public class Question extends Hamlet
{
private boolean b;

public Question(boolean a)
{
this.b = a;
}

public boolean isTheProblem(boolean c)
{
return (c == b);
}

public boolean getTheAnswer()
{
return this.isTheProblem(/*2*/b||!/*2*/b);
}
}

domenica, giugno 15, 2008

Messaggi subliminali negli sfondi di Windows XP

Lasciando per un attimo da parte le varie teorie del complotto e della manipolazione mentale di massa, ho sempre trovato abbastanza curiosi e divertenti sia i messaggi subliminali che gli easter eggs.

Recentemente una persona mi ha fatto scoprire che gli sfondi originali di Windows XP sono pieni di messaggi subliminali, e questi due video pescati su YouTube li mettono in mostra:





Morale della favola: bisogna scopare di più!!! :-D

venerdì, giugno 13, 2008

E comunque...

... io proprio non capisco cosa ci trovi la gente nel gioco del calcio.
Un discorso è fare una partitella tra amici per divertirsi, un altro è l'essere un branco di pecoroni deliranti che adorano, esclusi i panchinari, 11 milionari (o miliardari, se vogliamo mantenere la backward compatibility con le lire...), il più delle volte tonti e analfabeti, che altro non sanno fare che correre dietro ad una palla e sniffare coca ai party dei VIP (Very Indecent People).

E non capisco neanche come sia possibile che le previsioni del meteo che uso nella mia homepage personalizzata di Google, al secolo iGoogle, dicano che oggi ci sia bel tempo con tanto sole, visto che stanno grandinando cubetti di ghiaccio che solo Chuck Norris può fermare.

Che cesso di mondo, va là...!

venerdì, maggio 30, 2008

Linux Summer Fest al T@urus di Ciriè

Segnalo il prossimo evento pinguinoso a cura della Torino Linux Task Force.

Stavolta si tratta del Linux Summer Fest, giornata interamente dedicata al divertimento e alla prova e alla fruizione sul campo di software e musica liberi.

Qui di seguito il volantino...


... e qui qualche informazione in più.

Accorrete numerosi, neh!!!

giovedì, maggio 22, 2008

Dell XPS M1330 e tante piccole soddisfazioni

Ebbene sì, l'ho fatto. Ho cambiato portatile.

Dopo 5 anni di onorata carriera, il mio Toshiba Satellite 5200-801 è stato sostituito (ma non è finito in disuso, l'ho passato a una persona a cui servono solo Internet e Micro$oft Office... povero computer...).

La scelta del nuovo portatile è ricaduta, senza neanche troppi dubbi, sullo splendido Dell XPS M1330.


Avevo bisogno di un portatile un po' più maneggevole, leggero, potente, e che non mi creasse problemi con GNU/Linux. Senza alcun dubbio, direi che ho fatto la scelta giusta. Se dovessi descriverlo con una sola parola, direi che "gioiello" è il termine più appropriato.

La prima cosa che ho fatto è stata ranzare via quello schifo immondo che è Windows Vista (già, perchè Dell Italia ancora non distribuisce portatili con GNU/Linux preinstallato). Subito dopo ho (temporaneamente) installato Ubuntu Hardy Heron per vedere se tutto l'hardware fosse in grado funzionare a dovere senza rogne (NB: in tutta sincerità, Ubuntu a me fa un pò c****e, ho sempre usato la suprema Slackware e continuerò a farlo, ma in questo caso volevo avere un riscontro immediato di cosa andava e cosa no nella maniera più veloce e a prova di niubbo possibile).
Sì è avverato un sogno: funzionava tutto. E quando dico tutto, dico proprio tutto. Controller SATA, webcam, scheda di rete wireless, lettore di impronte digitali, lettore SD-Card, tuttooooooooo!!! Grazie, Dell, grazie!!!

Allora, già che c'ero, preso da un raptus di estasi da geek, mi sono detto "perchè non proviamo finalmente OpenSolaris, ora che abbiamo un computer decente?!?".
Detto fatto, su un'altra partizione ho installato il suddetto sistema Unix derivato da Solaris della Sun Microsystems (era una vita che volevo provare ZFS).
L'installazione è stata una passeggiata, il sistema è poi partito senza problemi, ma sono quasi svenuto quando ho visto Compiz funzionare magistralmente senza che avessi fatto alcunchè. Cioè, capite, Compiz su OpenSolaris senza muovere un dito! E ha beccato pure la scheda di rete wireless! Totale, gente, davvero totale.

Beh, che dire, sono proprio soddisfatto. E qui non voglio assolutamente fare pubblicità gratuita, ma se decidete di comprare un nuovo computer e siete utenti GNU/Linux come me, ci sono davvero tante ottime ragioni per prendere un Dell.

lunedì, aprile 07, 2008

Come identificare e quindi evitare le suore al volante

Siccome la settimana scorsa ho rischiato per ben due volte di avere un incidente in macchina, ho deciso di scrivere questa piccola guida in maniera tale che più persone sappiano come salvaguardare la propria incolumità quando si è alla guida.

Questa breve guida vuole spiegare a tutti gli automobilisti come identificare e quindi evitare le suore al volante. Già, perchè una suora al volante, ve lo assicuro, è più pericolosa di un pazzo ubriaco con gli occhi bendati alla guida di un carro armato.


Ecco dunque un elenco di elementi che vi permetteranno di identificare con certezza una suora al volante:
  • La vettura: solitamente le suore vanno in giro a bordo di macchine piccole, per lo più utilitarie concepite per uso cittadino come la prima FIAT Punto o come la penultima FIAT 500 (quella un po' squadrata, simile alla FIAT 600). La gamma di colori applicata alle suddette vetture risulta essere alquanto ridotta: le macchine guidate dalle suore sono sempre o bianche o di uno spento e tristissimo grigio scuro (che, guarda caso, sono i colori della loro divisa... si vede proprio che sono donne, sempre fissate con gli abbinamenti dei colori...).
  • La statura: per una ragione che non mi è ben chiara, tutte le suore al volante che ho avuto il male di vedere nel corso della mia vita erano decisamente basse. Non che io voglia discriminare le persone basse, per carità, ma quelle suore erano talmente basse da non riuscire, credo, ad avere una visuale completa della strada di fronte a loro. L'ultima che ho visto (e che ho scansato), lo giuro, aveva la faccia all'altezza del clacson.
  • Il "modus guidandi": le suore alla guida se ne fottono di mettere la freccia quando vogliono cambiare direzione. Loro semplicemente si buttano, non curanti di tutto quello che le circonda, forse perchè convinte di essere guidate dalla onnipresente mano di Dio che di sicuro le porterà sane e salve a destinazione. E' proprio a causa di questa loro negligenza che la settimana scorsa ho rischiato di tamponarne ben due.
  • La velocità: le suore al volante sono solite deambulare al di sotto della velocità minima consentita. Anche in tangenziale o in autostrada, benchè con il riguardo di stare nella corsia di destra, riescono a causare notevoli problemi di nervosismo ed ansietà agli automobilisti. L'ultima che ho incontrato ci avrà messo almeno due minuti ad immettersi in tangenziale (NB: corsia vuota!), naturalmente senza mettere la freccia. Ho visto trattori andare più veloci.
  • Il rosario: tutte le vetture date in dotazione ad una suora hanno puntualmente un rosario o un crocifisso appeso allo specchietto retrovisore. Ciò consiste in un male incommensurabile poichè, stando alla teoria dell'effetto farfalla, ogni minima oscillazione di tale oggetto malefico nell'abitacolo può comportare terribili sciagure in altre parti del mondo.
Fate attenzione, quindi: quando notate una vettura che riporta i sopra elencati elementi distintivi, rallentate immediatamente per poi tenere una distanza di sicurezza di almeno 100 metri, e appena possibile cambiate strada.

Inoltre, è assolutamente indispensabile non dimenticare di toccarsi i cogl***i per scacciare i demoni della malasorte, meglio conosciuti come "sfiga di suora".

Che la forza sia con voi.

sabato, aprile 05, 2008

Linux Installation Party al Caffè Basaglia di Torino

Il 19 aprile si terrà al Caffè Basaglia (via Mantova 34, Torino) il secondo Linux Installation Party a cura della Torino Linux Task Force.

L'evento avrà inizio alle ore 14 e si concluderà per le ore 18.

Siete tutti invitati a venire con il vostro computer per essere seguiti nell'installazione di GNU/Linux, o anche solo per porre qualche domanda o per pura e semplice curiosità.

Qui c'è volantino dell'evento (grazie a Grigio per la realizzazione):


Accorrete numerosi, il sistema operativo migliore al mondo vi aspetta!!!

giovedì, aprile 03, 2008

Verso la meta

C'è una discreta possiblità che mi manchi solo più un esame alla laurea. L'incertezza dipende solo dalla scarsissima celerità di alcuni docenti nel correggere i compiti.

Ce la farà il nostro eroe a concludere il suo calvario?


Detto tra noi, gnà fo più.

Ma quando si è immersi nella più totale oscurità, il vedere un piccolo spiraglio di luce che lentamente ti si avvicina ti sprona ad andare avanti col sorriso e a compiere gli ultimi sforzi (che, solitamente, sono sempre i più faticosi, ma non importa).

Verso la meta.

lunedì, marzo 10, 2008

Pubblicato il mio album "Cliffs of pain"

Signore e signori, dopo tanto tempo sono finalmente riuscito a pubblicare, in maniera se vogliamo dignitosa, quelli che considero essere i migliori brani musicali da me composti durante i tempi d'oro della mia adolescenza emotivamente e spiritualmente incasinata.

Fin da quand'ero gagno amavo comporre tanta musica in formato MIDI, e questa passione mi è rimasta nel tempo (anche se al momento attuale mi sono preso una pausa visto che non ho manco il tempo di soffiarmi il naso).

Bene, l'album in questione è intitolato "Cliffs of pain" (anche se "album" in questo caso è una parola grossa...), è solo strumentale, ed è ospitato e distribuito dal fantastico sito Jamendo, fonte inesauribile di musica di ogni genere rilasciata sotto licenza Creative Commons.

L'album è composto da 3 brani, per una durata totale di 11 minuti.

Il primo brano, "Cliffs of pain", descrive un caos interiore talmente forte che il suicidio rimane l'unica soluzione per ottenere la tanto sognata quiete. Il secondo brano, "Dance of the maiden", descrive l'impetuosità, l'incalzare ed il susseguirsi degli eventi durante il ciclo dell'esistenza (esistenza che giunge sempre e comunque al termine). Infine il terzo brano, "Getting lost in ourselves", descrive un meraviglioso e travagliato viaggio interiore alla ricerca di se' stessi.

Vi lascio all'ascolto dell'album usufruendo di questo bellissimo player:



In caso il player non dovesse funzionare, potete scaricare l'album cliccando qui (sono 12,69 MB).

Mi farebbe davvero molto piacere sentire qualche parere e/o critica, quindi andateci pesanti con i commenti!!!

PS: Se vi interessa scaricare un bel po' di musica libera, principalmente prodotta da gruppi emergenti e sconosciuti, oltre a Jamendo esiste anche DMusic!

mercoledì, febbraio 27, 2008

La sfiga da un punto di vista informatico

Piccolo ed insignificante post, leggermente blasfemo, designato a sottolineare la nefandezza degli eventi quotidiani e le cause che li generano secondo schemi squisitamente deterministici ma, ahimè, assolutamente non alla nostra portata per essere compresi nella loro interezza.


Noi umani, considerati come esseri viventi, siamo solo un piccolo sottoinsieme di tutte le entità di vario genere e natura che compongono l'universo, e l'esistenza di ogni singolo individuo, unita a quella di ogni altro elemento definibile come tale, contribuisce a formare uno o più sistemi complessi (non complicato, complesso).

Ci sono studiosi che cercano, in un modo o nell'altro, di provare o meno l'esistenza della sfortuna, più amichevolmente conosciuta come sfiga, ma ogni loro lodevole tentativo finisce inesorabilmente col produrre e consegnare fuffa di altissima qualità.

Io invece preferisco uscire da un qualsiasi eventuale schema mistico/esoterico/divino e concentrarmi su un approccio più "informatico" (beh, in fondo sono un informatico...).
Prendendo in considerazione il paradigma di programmazione ad oggetti, se provo a considerare ogni entità del cosmo come un oggetto, mi ritrovo a concludere che la sfiga non è nient'altro se non una proprietà di tale oggetto. Non una forza, non un'energia, non una mano invisibile, non un volere divino, ma una pura e semplice proprietà di un oggetto istanziato e referenziato.

Sto aspettando il garbage collector.

lunedì, febbraio 25, 2008

Come creare un effetto "fumetto" con Gimp

Recentemente sono riuscito a trovare un modo per trasformare alcune immagini (per lo più fotografie) in simpatici fumetti, e il tutto in maniera alquanto soddisfacente.
E siccome la conoscenza va condivisa, sempre, ho deciso di fare questo piccolo tutorial.

Ok, cominciamo!

Prima di tutto, vi serve Gimp 2.4, che trovate già disponibile per Ubuntu, per Slackware, per Gentoo... insomma, per qualunque distribuzione dal momento che è l'ultima versione stabile.

Dopodichè, vi serve il seguente insieme di scripts per Gimp: Photo Effects.

Una volta scaricato l'archivio zippato (io per abitudine scarico sempre i vari archivi in /tmp), si procede all'installazione degli scripts nel seguente modo:

$ cd /tmp
$ unzip photo-effects_24.zip
$ cp ev_iccii_photoeffects_24.scm ~/.gimp-2.4/scripts
$ mv Presets ~/.gimp-2.4/gimpressionist/presets

Bene, adesso aprite Gimp, aprite un immagine a caso e andate nel menu Script-Fu; noterete subito che è apparsa una nuova voce, Photo Effects.

Bene, adesso passiamo alla parte più divertente (NB: il fatto che la scelta dell'immagine per le nostre prove sia ricaduta su una foto di Keeley Hazell, ovvero una delle più grandi gnocche sulla faccia della Terra, è da considerarsi puramente casuale...).

Aprite un'immagine e createne subito una copia.


A questo punto, sulla copia applicate il seguente effetto: Script-Fu ---> Photo Effects ---> Artist ---> Cartoon..., mentre sull'immagine originale applicate invece questo: Script-Fu ---> Photo Effects ---> Artist ---> Cartoon2... (io mi trovo bene con i valori 16 e 10, vedete un po' voi). Ricordatevi infine di unificare i livelli di entrambe le immagini prima di proseguire.


Ora, per ottenere l'effetto finale, copiate ed incollate la copia dell'immagine sull'immagine originale, e a questo punto fate un po' di prove con il Layers Mode del secondo livello che si è appena creato (in questo caso, io ho scelto "Soft Light", ma si possono fare tante altre gabole niente niente male...):


Una volta soddisfatti, unificate i livelli e avrete finito.

Se poi avete piacere di aggiungere anche un bordo, andate su Filters ---> Decor ---> Add Border..., quindi scegliete il colore e lo spessore del bordo (io ho scelto il nero con valori 12, 12 e 25). Come ultimo tocco di classe, sarebbe poi opportuno ridimensionare l'immagine alla risoluzione precedente, visto che l'aggiunta del bordo l'ha un po' inspessita. Inoltre, il ridimensionamento comporta un lievissimo effetto "sfumatura" che male non fa, anzi.

Ecco il risultato finale:


Buon divertimento!!!
E se realizzate qualcosa di carino, postate un link nei commenti così gli do un'occhiata!!!

martedì, gennaio 15, 2008

KDE 4 su Slackware 12? Non va un c***o!

Finalmente, dopo lunghi ed estenuanti periodi d'attesa e di tanta curiosità, KDE 4, o più precisamente KDE 4.0.0, è stato reso disponibile al mondo.

Nei primi giorni successivi alla sua uscita, tanti bravi e volenterosi individui si sono messi all'opera per pacchettizzare il nuovo desktop manager per la maggior parte delle distribuzioni di GNU/Linux. Nel giro di pochi giorni sono usciti pacchetti e guide all'installazione per Kubuntu, OpenSuse, Debian, Fedora, ArkLinux... ma niente per la mia adorata Slackware.

Già, forse avrei potuto installare KDE 4 dai sorgenti scaricabili dall'SVN, ma non avevo voglia di lasciare il portatile a compilare per ore e ore.

In realtà, ho scoperto poi che nel frammentre qualcuno ha creato (o almeno ci ha provato) dei pacchetti .tgz per Slackware, ma il mio istinto mi ha sempre suggerito di tenermene alla larga. Mai tradire il proprio istinto.

Ho trovato tutti i links ai pacchetti necessari su questo blog spagnolo (ma poi perchè 'sto pirla ha usato RapidShare?!? Io odio RapidShare!!!), che a sua volta rimanda a MyTux, "il sito dove Linux diventa tuo" (perchè, prima di chi era?).

Bene, dopo aver scaricato i 29 pacchetti suggeriti, ho proceduto alla loro installazione, già pregustandomi le nuove chicche di KDE 4 (e preparandomi saggiamente all'assai probabile tempesta di cristoni indotta dalla dichiarata instabilità del nuovo ambiente...).

Ok, faccio solo un piccolo excursus. Come ben sapete, da sempre P. J. Volkerding ha scelto di tenere separato KDE dal resto del sistema, mettendolo quindi in /opt/kde, per questioni di ordine, pulizia e facilità di gestione. Dalle versione 12 della sua mitica distro, invece, ha deciso di spalmare il desktop manager nelle varie parti del filesystem secondo lo standard de facto seguito dalle altre distribuzioni. Detto ciò, andiamo avanti.

Terminata l'installazione dei 29 pacchetti, provo a lanciare KDE 4 ma mi rendo conto che mancano tutti i binari... ehm... Dopo qualche rapida visita di alcune directories considerate salienti, mi rendo conto, con sommo orrore, che KDE 4 si è andato a ficcare nella sua interezza in /opt/kde4, come ai vecchi tempi. No... Perchè lì? Perchè, c***o, perchè?!?
Ok, aggiorniamo la cache del linker col nuovo percorso delle librerie, aggiorniamo il $PATH col percorso dei nuovi binari, e lanciamo KDE 4 incrociando le ditina.

Parte! Funziona! Sìììììììììììììì!!!

Bellissimo lo splash screen, un po' meno il desktop finale che si presenta completamente nero in tutte le sue componenti. Beh, per prima cosa mettiamo uno sfondo serio, no? Eh già, non appena ho provato a cambiare lo sfondo si è presentato un flemmatico crash.

Vabbè, riproviamo (stavolta lasciando stare il discorso sfondo).

Riecco il desktop nero, ora vediamo il nuovo menu delle applicazioni. Una gran bella porcata. L'usabilità l'hanno lasciata a casa, direi, insieme a tutti i solidi concetti che stanno alla base dell'Interazione Uomo-Macchina.

Vabbè, proviamo dunque qualche nuova applicazione, tipo Okular, Dolphin, ecc...

Boh, neanche questa volta un misero contentino. Mancano praticamente tutte le librerie necessarie ad un funzionamento quantomeno normale.

Guardate lo screenshot:


Ora, piano piano proverò a sistemare tutti questi problemini a mano, in quanto è l'unico modo per sistemare le cose in maniera intelligente e funzionale.

Poi, aspetterò che qualche buon anima si prenda la briga di pacchettizzare KDE 4 in maniera decente.

Nel frattempo, userò il mio amato e sempre fedele Fluxbox:


Torno a studiare, và, che forse è meglio.