lunedì, febbraio 25, 2008

Come creare un effetto "fumetto" con Gimp

Recentemente sono riuscito a trovare un modo per trasformare alcune immagini (per lo più fotografie) in simpatici fumetti, e il tutto in maniera alquanto soddisfacente.
E siccome la conoscenza va condivisa, sempre, ho deciso di fare questo piccolo tutorial.

Ok, cominciamo!

Prima di tutto, vi serve Gimp 2.4, che trovate già disponibile per Ubuntu, per Slackware, per Gentoo... insomma, per qualunque distribuzione dal momento che è l'ultima versione stabile.

Dopodichè, vi serve il seguente insieme di scripts per Gimp: Photo Effects.

Una volta scaricato l'archivio zippato (io per abitudine scarico sempre i vari archivi in /tmp), si procede all'installazione degli scripts nel seguente modo:

$ cd /tmp
$ unzip photo-effects_24.zip
$ cp ev_iccii_photoeffects_24.scm ~/.gimp-2.4/scripts
$ mv Presets ~/.gimp-2.4/gimpressionist/presets

Bene, adesso aprite Gimp, aprite un immagine a caso e andate nel menu Script-Fu; noterete subito che è apparsa una nuova voce, Photo Effects.

Bene, adesso passiamo alla parte più divertente (NB: il fatto che la scelta dell'immagine per le nostre prove sia ricaduta su una foto di Keeley Hazell, ovvero una delle più grandi gnocche sulla faccia della Terra, è da considerarsi puramente casuale...).

Aprite un'immagine e createne subito una copia.


A questo punto, sulla copia applicate il seguente effetto: Script-Fu ---> Photo Effects ---> Artist ---> Cartoon..., mentre sull'immagine originale applicate invece questo: Script-Fu ---> Photo Effects ---> Artist ---> Cartoon2... (io mi trovo bene con i valori 16 e 10, vedete un po' voi). Ricordatevi infine di unificare i livelli di entrambe le immagini prima di proseguire.


Ora, per ottenere l'effetto finale, copiate ed incollate la copia dell'immagine sull'immagine originale, e a questo punto fate un po' di prove con il Layers Mode del secondo livello che si è appena creato (in questo caso, io ho scelto "Soft Light", ma si possono fare tante altre gabole niente niente male...):


Una volta soddisfatti, unificate i livelli e avrete finito.

Se poi avete piacere di aggiungere anche un bordo, andate su Filters ---> Decor ---> Add Border..., quindi scegliete il colore e lo spessore del bordo (io ho scelto il nero con valori 12, 12 e 25). Come ultimo tocco di classe, sarebbe poi opportuno ridimensionare l'immagine alla risoluzione precedente, visto che l'aggiunta del bordo l'ha un po' inspessita. Inoltre, il ridimensionamento comporta un lievissimo effetto "sfumatura" che male non fa, anzi.

Ecco il risultato finale:


Buon divertimento!!!
E se realizzate qualcosa di carino, postate un link nei commenti così gli do un'occhiata!!!

martedì, gennaio 15, 2008

KDE 4 su Slackware 12? Non va un c***o!

Finalmente, dopo lunghi ed estenuanti periodi d'attesa e di tanta curiosità, KDE 4, o più precisamente KDE 4.0.0, è stato reso disponibile al mondo.

Nei primi giorni successivi alla sua uscita, tanti bravi e volenterosi individui si sono messi all'opera per pacchettizzare il nuovo desktop manager per la maggior parte delle distribuzioni di GNU/Linux. Nel giro di pochi giorni sono usciti pacchetti e guide all'installazione per Kubuntu, OpenSuse, Debian, Fedora, ArkLinux... ma niente per la mia adorata Slackware.

Già, forse avrei potuto installare KDE 4 dai sorgenti scaricabili dall'SVN, ma non avevo voglia di lasciare il portatile a compilare per ore e ore.

In realtà, ho scoperto poi che nel frammentre qualcuno ha creato (o almeno ci ha provato) dei pacchetti .tgz per Slackware, ma il mio istinto mi ha sempre suggerito di tenermene alla larga. Mai tradire il proprio istinto.

Ho trovato tutti i links ai pacchetti necessari su questo blog spagnolo (ma poi perchè 'sto pirla ha usato RapidShare?!? Io odio RapidShare!!!), che a sua volta rimanda a MyTux, "il sito dove Linux diventa tuo" (perchè, prima di chi era?).

Bene, dopo aver scaricato i 29 pacchetti suggeriti, ho proceduto alla loro installazione, già pregustandomi le nuove chicche di KDE 4 (e preparandomi saggiamente all'assai probabile tempesta di cristoni indotta dalla dichiarata instabilità del nuovo ambiente...).

Ok, faccio solo un piccolo excursus. Come ben sapete, da sempre P. J. Volkerding ha scelto di tenere separato KDE dal resto del sistema, mettendolo quindi in /opt/kde, per questioni di ordine, pulizia e facilità di gestione. Dalle versione 12 della sua mitica distro, invece, ha deciso di spalmare il desktop manager nelle varie parti del filesystem secondo lo standard de facto seguito dalle altre distribuzioni. Detto ciò, andiamo avanti.

Terminata l'installazione dei 29 pacchetti, provo a lanciare KDE 4 ma mi rendo conto che mancano tutti i binari... ehm... Dopo qualche rapida visita di alcune directories considerate salienti, mi rendo conto, con sommo orrore, che KDE 4 si è andato a ficcare nella sua interezza in /opt/kde4, come ai vecchi tempi. No... Perchè lì? Perchè, c***o, perchè?!?
Ok, aggiorniamo la cache del linker col nuovo percorso delle librerie, aggiorniamo il $PATH col percorso dei nuovi binari, e lanciamo KDE 4 incrociando le ditina.

Parte! Funziona! Sìììììììììììììì!!!

Bellissimo lo splash screen, un po' meno il desktop finale che si presenta completamente nero in tutte le sue componenti. Beh, per prima cosa mettiamo uno sfondo serio, no? Eh già, non appena ho provato a cambiare lo sfondo si è presentato un flemmatico crash.

Vabbè, riproviamo (stavolta lasciando stare il discorso sfondo).

Riecco il desktop nero, ora vediamo il nuovo menu delle applicazioni. Una gran bella porcata. L'usabilità l'hanno lasciata a casa, direi, insieme a tutti i solidi concetti che stanno alla base dell'Interazione Uomo-Macchina.

Vabbè, proviamo dunque qualche nuova applicazione, tipo Okular, Dolphin, ecc...

Boh, neanche questa volta un misero contentino. Mancano praticamente tutte le librerie necessarie ad un funzionamento quantomeno normale.

Guardate lo screenshot:


Ora, piano piano proverò a sistemare tutti questi problemini a mano, in quanto è l'unico modo per sistemare le cose in maniera intelligente e funzionale.

Poi, aspetterò che qualche buon anima si prenda la briga di pacchettizzare KDE 4 in maniera decente.

Nel frattempo, userò il mio amato e sempre fedele Fluxbox:


Torno a studiare, và, che forse è meglio.

sabato, dicembre 22, 2007

E' morto Babbo Natale

Mancano solo 3 giorni al Natale, famosa festa pagana dedicata al Dio Sole, e con sommo stupore e meraviglia apprendo or ora una notizia terribile: Babbo Natale è morto!!!

Le fonti riportano che il signor Natale Babbo, oltre ad essere stato trovato innumerevoli volte in gravi stati di ubriachezza...



... in diverse occasioni è stato anche beccato a fare il donnaiolo con un manimolo di attempate puttane dell'est...

Il Sistema™ ha dunque dovuto prendere seri e drastici provvedimenti...


... dando luogo alla triste conclusione di cui ora tutti siamo a conoscenza:


Tombstone Generator

Il lato positivo di tutta questa faccenda è che alcune altre fonti, seppur non ufficiali, sostengono che per il Natale di quest'anno sia già stato trovato un nuovo sostituto:


Buone feste a tutti!!!

martedì, dicembre 11, 2007

Due parole sulla manifestazione degli autotrasportatori

Questo in principio voleva essere solo un post pieno di rabbia ma, visto e considerato che dopo circa 24 ore di solito la rabbia si attenua per poi tendere a scomparire, ho deciso che sarò un po' meno duro e un po' più obiettivo.

Ieri sera, lunedì 10 dicembre 2007, ho imboccato la tangenziale alle 18. Sono arrivato a casa alle 21. Se non ho sbagliato i calcoli, ho impegato ben 3 ore, 3 fottutissime ore, per compiere un tragitto che, in (rare) condizioni normali, richiede solitamente 15/20 minuti. Ma questo, a ben vedere, non voglio considerarlo come un problema: può capitare che avvenga l'imprevisto e che la già precaria stabilità del sistema ceda.

Bene. Questa piacevole esperienza la devo alla manifestazione degli autotrasportatori. Già, proprio loro, gli autotrasportatori, che nella giornata di ieri (e probabilmente anche nelle giornate a seguire...) hanno pensato bene di bloccare l'Italia, forti solo della loro numerosità e delle dimensioni dei loro TIR. Ma neanche questo mi pesa più di tanto (notate che mi sto sforzando alquanto nel convincermene...).

Il vero problema è uno e uno soltanto: il modo.

Io non riesco proprio a concepire come una categoria di lavoratori, nel momento in cui decide di mettere in atto uno sciopero od una manifestazione, possa essere così ORRENDAMENTE STRONZA da creare disagi a chi, dei loro problemi, davvero non ne può niente. Quando, alcuni giorni fa, sentii le ragioni che avrebbero spinto gli autotrasportatori a manifestare, quasi quasi mi sentii in solidarietà con loro, ma oggi, alla luce sia di quello che ho passato ieri sera sia di ciò che ho visto e sentito al riguardo, proprio non riesco a non considerarli dei poveri PEZZI DI MERDA completamente dalla parte del torto.

Perchè tenere bloccati nelle strade migliaia di poveri cristi, perchè? Che colpa ne ho io dei loro disagi? E il tizio fermo davanti a me? E il signore anziano fermo dietro di me? E la signora, con tre bambini a bordo che piangevano, ferma di fianco a me? Perchè non sono andati a spaccare tutto a casa di chi ha davvero il potere di cambiare le cose?

Perchè fare i bastardi con le persone sbagliate?

In quelle 3 ore maledette credo di avere prodotto la più grande quantità di bestemmioni umanamente concepibile, al punto che da un momento all'altro si è addirittura materializzato l'AntiCristo al mio fianco, e per qualche secondo mi ha amorevolmente consolato battendomi alcune pacche sulla spalla.
Per darvi un'idea del mio stato, ero più o meno così:


Bene, in questo post sono riuscito, contro ogni aspettativa, a mantere il decoro. Sono soddisfatto di me stesso...

... però una parolaccina me la consentite, vero?

Cari signori che ieri vi siete fatti i vostri porci comodi,
VAFFANCULO.

PS: Per la
legge dei grandi numeri, lo so che prima o poi, non importa se presto o tardi, approderà su questo blog il solito idealista-populista-buonista-perbenista di turno che se ne uscirà con una delle solite frasi fatte quali "eh, ma scioperare è un diritto", "eh, hanno fatto 'bbene", "eh, sono stati fin troppo bravi", ecc... ecc...
A questa persona voglio augurare una cosa soltanto (e la dico ora così da non ripetermi in futuro): che tu possa trovarti bloccato in macchina per l'eternità, ovvero un tempo spero sufficiente a farti comprendere, insulso essere lobotomizzato.

martedì, novembre 20, 2007

Ho provato Android, la nuova e rivoluzionaria piattaforma di Google per cellulari e PDA

Non ho saputo resistere... Non appena è uscita l'SDK di Android, la nuova e rivoluzionaria piattaforma di Google per cellulari e PDA, da bravo e irrecuperabile smanettone che sono l'ho subito installata e provata.

Lo scopo di questo post non è scrivere una recensione, ma devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito da questo nuovo sistema.

L'emulatore è veramente veloce (a differenza di quello disponibile per provare OpenMoko), oltre che bello, ma ciò che più sorprende sono la bellezza e la semplicità d'uso dell'intero sistema una volta caricato e pronto.

Effetti di tutti i tipi, trasparenze, immagini, animazioni, supporto al touch-screen, cubi in OpenGL... il tutto in un'interfaccia, ripeto, semplice e pulita. Non mi vergogno a dire che, per quanto riguarda l'aspetto prettamente software (qui l'hardware non c'entra), preferisco di gran lunga Android all'iPhone (sì, ho avuto modo di provare di persona un iPhone... grazie Dany!).

Siccome non mi voglio dilungare troppo, preferisco postare un paio di screenshots (già, perchè uno screenshot vale di più di 10^3 parole...):

Come potete vedere, l'emulatore è proprio bello (inoltre, si possono cambiare le skin! LOL!). Notate come il mio sito viene visualizzato correttamente con il browser già presente in Android... già, ma di che browser si tratta?

Ma di Safari, naturalmente! E' una scelta se vogliamo discutibile, ma quantomeno esso adotta KHTML, il miglior motore di rendering di pagine web mai sviluppato. Il sistema operativo non viene ancora riconosciuto correttamente (ShinyStats lo riconosce come unknown, e qualche altro sito lo ha riconosciuto come WIndows ME).

Ah, naturalmente con l'SDK è possibile sviluppare, in Java, qualsiasi tipo di applicazione venga in mente. L'unico freno è la fantasia. Solo la fantasia.

Cavolo... Google ha fatto centro di nuovo...!!!

Quindi, che dire... non vi resta che provarlo, gente. Ne rimarrete entusiasti!


giovedì, ottobre 25, 2007

Schemini di Probabilità e Statistica

Oggi ho deciso di provare Scribd, un nuovo servizio Web 2.0 uscito poco tempo fa che consente di pubblicare e consultare online diversi tipi di documenti.

Per l'occasione ho deciso di pubblicare i due schemini, fatti rigorosamente in LaTeX, che ho preparato tempo fa per il corso di Probabilità e Statistica.

Inutile ricordare che commenti, suggerimenti e correzioni sono sempre molto graditi e ben accetti.



martedì, ottobre 09, 2007

Convertire documenti di Microsoft Office in PDF tramite la riga di comando

Oggi mi sono definitivamente ed ufficialmente rotto i cojoni.

Sono stufo ed arcistufo di trovare gente che si ostina ad utilizzare gli orrendi formati proprietari di Microsoft Office per divulgare documenti et similia. Mi riferisco in particolare ad alcuni docenti che non riescono a capire che le slides sarebbe meglio distribuirle in formato PDF piuttosto che in quel cesso di PPT.

Quante volte desidero studiare al PC con un sistema leggero e minimale, un semplice Fluxbox come WM e xpdf per leggere i PDF. E invece no! Devo caricare quel bisonte di OpenOffice per poter leggere le slides o gli esercizi (questi ultimi il più delle volte in formato DOC). Poi, già che ci sono, mi metto lì e, non avendo un cazzo da fare, butto nel cesso il poco tempo prezioso che ho per esportare in PDF tutti i files, uno per uno.

Alchè oggi ho detto "basta!!!".

Ho quindi stilato, dopo qualche breve ricerca su Google, una mini-guida che spiega come convertire qualsiasi documento di Microsoft Office in PDF usando semplicemente la riga di comando. Prima di tutto, è necessario avere OpenOffice installato sul proprio sistema, poichè il tutto si baserà sull'uso di una macro creata appositamente per lo scopo.

Per prima cosa, lanciare il binario generico di OpenOffice con:

$ ooffice

Quindi, per creare una nuova macro, cliccare rispettivamente su Tools ---> Macros ---> Organize Macros ---> OpenOffice.org Basic come riportato in figura:


Cliccare poi su My Macros, Standard e quindi sul pulsante New come in figura:


A questo punto, cancellare il testo che potrebbe essere presente nell'editor di testo e copiare il seguente codice (in
Visual Basic, bleeeaaah!!!):

Sub DocumentToPDF(strFile as string)
Dim oDoc as Object
Dim strFilterSubName as String

strUrl = ConvertToUrl( strFile )
oDoc = StarDesktop.loadComponentFromURL( strUrl, "_blank", 0, array(MakePropertyValue("Hidden",true)))

If not IsNull(oDoc) Then
strFilterSubName = ""
' select appropriate filter
If oDoc.SupportsService("com.sun.star.presentation.PresentationDocument") Then
strFilterSubName = "impress_pdf_Export"
ElseIf oDoc.SupportsService("com.sun.star.sheet.SpreadsheetDocument") Then
strFilterSubName = "calc_pdf_Export"
ElseIf oDoc.SupportsService("com.sun.star.text.WebDocument") Then
strFilterSubName = "writer_web_pdf_Export"
ElseIf oDoc.SupportsService("com.sun.star.text.GlobalDocument") Then
strFilterSubName = "writer_globaldocument_pdf_Export"
ElseIf oDoc.SupportsService("com.sun.star.text.TextDocument") Then
strFilterSubName = "writer_pdf_Export"
ElseIf oDoc.SupportsService("com.sun.star.drawing.DrawingDocument") Then
strFilterSubName = "draw_pdf_Export"
ElseIf oDoc.SupportsService("com.sun.star.formula.FormulaProperties") Then
strFilterSubName = "math_pdf_Export"
ElseIf oDoc.SupportsService("com.sun.star.chart.ChartDocument") Then
strFilterSubName = "chart_pdf_Export"
Else
'
EndIf
EndIf

If Len(strFilterSubName) > 0 Then
oDoc.storeToUrl( ConvertToUrl( strFile & ".pdf" ), array(MakePropertyValue("FilterName", strFilterSubName ),MakePropertyValue("CompressMode", "1" )))
EndIf

oDoc.close(True)
End Sub

Function MakePropertyValue( Optional cName As String, Optional uValue ) As com.sun.star.beans.PropertyValue
oPropertyValue = createUnoStruct( "com.sun.star.beans.PropertyValue" )

If Not IsMissing( cName ) Then
oPropertyValue.Name = cName
EndIf

If Not IsMissing( uValue ) Then
oPropertyValue.Value = uValue
EndIf

MakePropertyValue() = oPropertyValue
End Function

Qui un piccolo screenshot:


Fatto ciò, salvare e chiudere OpenOffice.

Ok, ora arriva la parte più interessante.
Se siete in una directory in cui avete un mix letale di files PPT, DOC, XLS, ecc..., vi basta il semplice e comodo comando seguente per convertire tutti i suddetti files direttamente in PDF, senza dovervi neanche preoccupare di esplicitare il formato di origine (ci pensa la macro a rilevarlo):

$ for i in `ls *`; do ooffice "macro:///Standard.Module1.DocumentToPDF(`pwd`/$i)"; done

Naturalmente, ora ci si può sbizzarrire a fare script di ogni genere e sorta in base alle proprie necessità. Inoltre, per il comando sopra riportato non è necessario l'uso di X, perciò si possono convertire i files tranquillamente in modalità solo testuale.

Cià! :-D

martedì, settembre 18, 2007

Ricetta: "Marmellata di cipolle rosse di Tropea"

Se Dio (qui in via del tutto eccezionale con la D maiuscola) esistesse, sicuramente le cipolle rosse di Tropea sarebbero la prova tangibile della sua bontà e del suo profondo amore nei nostri confronti.

Bene, di seguito vi spiego come prepare, in seguito alla mia personale esperienza, una marmellata di suddette meraviglie della natura.

Per prima cosa, procuratevi 1,5 Kg di cipolle rosse di Tropea. Tenete conto che con un tale quantitativo il risultato finale saranno tre vasetti pieni (per "vasetto" intendo, sommariamente, quelli piccoli di maionese, come Kraft o Calvè, ma non ha importanza).


Sbucciate le cipolle e tagliatele in fettine lunghe e più sottili possibile (spessore di circa 1 mm). Questa operazione vi costerà non poche lacrime, giusto perchè lo sappiate.
Una volta che tutte le cipolle sono state coscientemente affettate, ponetele in una pentola alta e bella capiente (tipo quelle che si usano per cuocere gli arrosti).


Dopodichè versateci dentro 200 ml di vino bianco (ma potete provare anche con il vino rosso, che secondo me è persin meglio), 20 ml di aceto normale (niente aceto balsamico o altre stranezze, quindi), 500 gr di zucchero e 2 cucchiai di sale. A piacimento, potete aggiungere anche una sana dose di pepe nero in polvere e qualche chiodo di garofano.


Lasciate il tutto a macerare per 4/5 ore, mescolando e girando di tanto in tanto. Alla fine della macerazione, le cipolle avranno rilasciato l'acqua al loro interno e lo zucchero si sarà sciolto.
A questo punto, si può passare alla cottura.
Accendete la fiamma e tenela bassa. Il contenuto della pentola dovrà raggiungere la temperatura di ebollizione e mantenerla finchè l'acqua non sarà evaporata, facendo così rapprendere e addensare la marmellata. Per quanto mi riguarda, dal momento in cui ho acceso la fiamma al momento in cui l'ho spenta sono passati circa 100 minuti, e sono stati 100 lunghi minuti in cui non ho smesso un attimo di mescolare e girare lentamente (ma era il mio primo tentativo e ci tenevo che venisse bene, lol!).
Una volta spenta la fiamma, lasciate il tutto a raffreddare finchè non arriva a temperatura ambiente (ci vuole qualche oretta). A questo punto, prendete i vasetti e travasate il tutto (e magari sterilizzateli, i vasetti, se avete intenzione di conservarli).

Et voilà! La marmellata, peraltro molto delicata, è pronta per essere "adagiata" su tranci di tonno, carne, formaggi, e qualsiasi altra cosa vi venga in mente.

sabato, settembre 15, 2007

Debian Cafè a Torino

Ieri sono stato per la prima volta al Debian Café, situato a Torino in via Vanchiglia 25.

Lo si scorge già da qualche metro di distanza grazie alla presenza di una piccola insegna che riporta lo swirl rosso di Debian su sfondo nero.

Il locale è molto carino, semplice e sobrio e al contempo curato.

La prima cosa che si nota addentrandosi un po' nella sala sono alcune immagini appese alle pareti che risultano subito alquanto familiari a chi, come me, segue il software libero. Per fare un esempio, ci sono una foto di Richard Stallman, una rappresentazione del piedino di Gnome, ecc...
Salta anche all'occhio la console con cui il DJ fa musica, circondata dai loghi delle Creative Commons e del formato audio libero OGG Vorbis.

Il locale, oltre alla sala bar, dispone inoltre di altre due ampie sale, una per conferenze, lezioni su GNU/Linux, feste di laurea, ecc..., e una per i concerti.

Ultime due chicche: la prima è che il locale fornisce una connessione wireless ad Internet gratuita (quindi si può andare lì col proprio portatile e navigare in tutta tranquillità), e la seconda è che in giro per la sala è possibile trovare alcune riviste su GNU/Linux e sul software libero (tipo Linux Magazine, Linux&Co., ecc...) da sfogliare liberamente.

Sentiti complimenti, dunque, a colui che ha azzeccato l'idea di aprire questo locale, con l'augurio che diventi un luogo di riferimento dei seguaci del pinguino.

sabato, settembre 01, 2007

Nuova macchina fotografica! Era ora!!!

Signore e signori, con somma gioia vi comunico che, appena tornato dalle vacanze, mi sono concesso un regalino: una nuova macchina fotografica!

A prescindere dal fatto che amo cercare sempre il lato artistico in ogni cosa, con il tempo e con un po' d'esperienza mi sono reso conto che adoro fare fotografie (fatto confermato dalla mia galleria su DeviantART).

Per come la vedo io, la fotografia è solo uno dei tanti diversi modi tramite i quali è possibile estrimere l'arte. Ci sono musica, disegno/pittura, cinematografia, poesia, scrittura, danza/ballo, scultura, e chissà quanti altri ancora, ognuno con i propri pregi e i propri difetti.

La fotografia, a differenza degli altri mezzi, consente però di catturare singoli istanti della realtà in pochissimo tempo, senza inoltre richiedere particolare bravura (quantomeno all'inizio). Ciò non è possibile con nessuna delle altre arti figurative (nel cinema la realtà è plasmata e guidata secondo un copione, mentre nella scultura o nella pittura l'artista deve rifarsi o ad un modello, prevalentemente statico, o alla propria fantasia ed alla propria memoria, che il più delle volte possono rivelarsi imprecise).

Tornando al mio nuovo gingillo, si tratta di una fantastica Canon EOS 350D, reflex digitale da 8 megapixel con ottica intercambiabile. Qui un paio di immagini pescate su Internet:



Inutile dire che, oltre ad essere una gran figata, è interamente manuale in modo tale da consentire al fotografo il massimo dell'espressività. Fin dalle prime foto di prova ci si rende conto di essere distanti anni luce da una qualsiasi digitale compatta.

Non appena avrò letto tutto il manuale d'uso e preso bene confidenza con l'aggeggio, provvederò a fare un po' di nuove foto degne di nota, perciò tenete d'occhio la mia galleria!

Yup! :-P