Finalmente, dopo lunghi ed estenuanti periodi d'attesa e di tanta curiosità,
KDE 4, o più precisamente
KDE 4.0.0, è stato reso disponibile al mondo.
Nei primi giorni successivi alla sua uscita, tanti bravi e volenterosi individui si sono messi all'opera per pacchettizzare il nuovo desktop manager per la maggior parte delle distribuzioni di
GNU/Linux. Nel giro di pochi giorni sono usciti pacchetti e guide all'installazione per
Kubuntu,
OpenSuse,
Debian,
Fedora,
ArkLinux... ma niente per la mia adorata
Slackware.
Già, forse avrei potuto installare
KDE 4 dai sorgenti scaricabili dall'
SVN, ma non avevo voglia di lasciare il portatile a compilare per ore e ore.
In realtà, ho scoperto poi che nel frammentre qualcuno ha creato (o almeno ci ha provato) dei pacchetti .tgz per
Slackware, ma il mio istinto mi ha sempre suggerito di tenermene alla larga. Mai tradire il proprio istinto.
Ho trovato tutti i links ai pacchetti necessari su
questo blog spagnolo (ma poi perchè 'sto pirla ha usato
RapidShare?!? Io odio
RapidShare!!!), che a sua volta rimanda a
MyTux, "
il sito dove Linux diventa tuo" (perchè, prima di chi era?).
Bene, dopo aver scaricato i 29 pacchetti suggeriti, ho proceduto alla loro installazione, già pregustandomi le nuove chicche di
KDE 4 (e preparandomi saggiamente all'assai probabile tempesta di cristoni indotta dalla dichiarata instabilità del nuovo ambiente...).
Ok, faccio solo un piccolo excursus. Come ben sapete, da sempre
P. J. Volkerding ha scelto di tenere separato
KDE dal resto del sistema, mettendolo quindi in
/opt/kde, per questioni di ordine, pulizia e facilità di gestione. Dalle versione 12 della sua mitica distro, invece, ha deciso di spalmare il desktop manager nelle varie parti del filesystem secondo lo standard de facto seguito dalle altre distribuzioni. Detto ciò, andiamo avanti.
Terminata l'installazione dei 29 pacchetti, provo a lanciare
KDE 4 ma mi rendo conto che mancano tutti i binari... ehm... Dopo qualche rapida visita di alcune directories considerate salienti, mi rendo conto, con sommo orrore, che
KDE 4 si è andato a ficcare nella sua interezza in
/opt/kde4, come ai vecchi tempi. No... Perchè lì? Perchè, c***o, perchè?!?
Ok, aggiorniamo la cache del linker col nuovo percorso delle librerie, aggiorniamo il
$PATH col percorso dei nuovi binari, e lanciamo
KDE 4 incrociando le ditina.
Parte! Funziona! Sìììììììììììììì!!!
Bellissimo lo splash screen, un po' meno il desktop finale che si presenta completamente nero in tutte le sue componenti. Beh, per prima cosa mettiamo uno sfondo serio, no? Eh già, non appena ho provato a cambiare lo sfondo si è presentato un flemmatico crash.
Vabbè, riproviamo (stavolta lasciando stare il discorso sfondo).
Riecco il desktop nero, ora vediamo il nuovo menu delle applicazioni. Una gran bella porcata. L'usabilità l'hanno lasciata a casa, direi, insieme a tutti i solidi concetti che stanno alla base dell'
Interazione Uomo-Macchina.
Vabbè, proviamo dunque qualche nuova applicazione, tipo
Okular,
Dolphin, ecc...
Boh, neanche questa volta un misero contentino. Mancano praticamente tutte le librerie necessarie ad un funzionamento quantomeno normale.
Guardate lo screenshot:

Ora, piano piano proverò a sistemare tutti questi problemini a mano, in quanto è l'unico modo per sistemare le cose in maniera intelligente e funzionale.
Poi, aspetterò che qualche buon anima si prenda la briga di pacchettizzare
KDE 4 in maniera decente.
Nel frattempo, userò il mio amato e sempre fedele
Fluxbox:

Torno a studiare, và, che forse è meglio.