sabato, settembre 15, 2007

Debian Cafè a Torino

Ieri sono stato per la prima volta al Debian Café, situato a Torino in via Vanchiglia 25.

Lo si scorge già da qualche metro di distanza grazie alla presenza di una piccola insegna che riporta lo swirl rosso di Debian su sfondo nero.

Il locale è molto carino, semplice e sobrio e al contempo curato.

La prima cosa che si nota addentrandosi un po' nella sala sono alcune immagini appese alle pareti che risultano subito alquanto familiari a chi, come me, segue il software libero. Per fare un esempio, ci sono una foto di Richard Stallman, una rappresentazione del piedino di Gnome, ecc...
Salta anche all'occhio la console con cui il DJ fa musica, circondata dai loghi delle Creative Commons e del formato audio libero OGG Vorbis.

Il locale, oltre alla sala bar, dispone inoltre di altre due ampie sale, una per conferenze, lezioni su GNU/Linux, feste di laurea, ecc..., e una per i concerti.

Ultime due chicche: la prima è che il locale fornisce una connessione wireless ad Internet gratuita (quindi si può andare lì col proprio portatile e navigare in tutta tranquillità), e la seconda è che in giro per la sala è possibile trovare alcune riviste su GNU/Linux e sul software libero (tipo Linux Magazine, Linux&Co., ecc...) da sfogliare liberamente.

Sentiti complimenti, dunque, a colui che ha azzeccato l'idea di aprire questo locale, con l'augurio che diventi un luogo di riferimento dei seguaci del pinguino.

17 commenti:

DELIO ha detto...

sei tu il major disaster che giocava anni fà a unreal tournament ?
son capitato per caso nel tuo blog e se sei tu sei bravo a scrivere come eri bravo a giocare .

ciao da delio o hakaro in ut dei DVL.

Anonimo ha detto...

Questo e' uno sfruttamento commerciale del lavoro svolto da centinaia di appassionati,nonche' di una comunita' di sviluppatori sempre disponibile e ricca di capacita'.

Simili attivita' invece che essere sponsorizzate, andrebbero boicottate.

Linux e' di tutti e non puo' essere usato per fare soldi.

desy ha detto...

ciao, mi ricordo che me ne parlasti.
Secondo me l' idea è bella, se linux non si commercializza un po' e resta solo per gli "ESTREMISTI" (concedetemi il termine) non potrà mai essere alla portata di tutti. Allo stesso modo se non si potesse usare per degli scopi del genere non dovrebbe essere usato nemmeno nelle aziende, non sarebbe così libero come professa.
Io penso lo visiterò presto e se è come spero vorrei diventasse un locale fisso da visitare, mi attira molto l' area concerti :)
Aggiungo che linux è un mezzo di attrazione in questo caso, non usato per far soldi (mica ti vende le distro!) alla fine i soldi li fa con gli alcolici e non con linux!

Anonimo ha detto...

la questione non e' di uso di linux come attrazzione; "bizzarria per attrarre qualche nerd" e ignorato dalla restante "clientela normale" del bar.

Il fatto e' che si usa il nome di un prodotto nonche' il suo logo; senza autorizzazione scritta dalla community che lo gestisce. E' come se io scrivessi Ristorante WindowsVistaCafe' mettessi alcuni winzozz e poi dicessi che no c'e' sfruttamento commerciale. E' chiaro che debiancafe' sfrutta commercialmente il nome della distro debian; non ha caso il nome linux e' registrato; proprio per evitare simili storpiature. Probabilmente non mi sarei affatto ricordato il nome di sto locale, se solo fosse stato uno dei tanti posti in cui si puo' usare linux e magari divertirsi in altro modo.

cmq leggete qua

http://www.debian.org/trademark

Anonimo ha detto...

leggete ulteriormente la seguante frase; eloquente e tombale come poeche altre

To be fair to all businesses, we insist that no business use the name Debian in the name of the business, or a domain name of the business.

Giovanna Alborino ha detto...

peccato che non mi trovo a torino, mi sarebbe piaciuto vedere

Anonimo ha detto...

cavolo non ero proprio a ocnoscenza di tale locale!

Anonimo ha detto...

Conosco il locale e mi piace. Il nome Debian non è usato per fare soldi: molti leggono l'insegna e nemmeno sanno che cosa significhi, quindi entrano si bevono la loro cazzo di birra o il loro caffè e se ne vanno. Per chi invece conosce Debian, come me, è un'opportunità di scambio. Nel locale si organizzano laboratori per mettere in condivisione le conoscenze sul software libero e non c'è nessuno nel locale che ti dice "se non consumi te ne vai fuori". Concludo che, quindi, non è sfruttamento commerciale del nome, bensì una nuova occasione per far conoscere un po' di più il software libero e questo secondo me va solo a vantaggio dell'open source stesso. Se cerchiamo di non essere una "setta" forse è meglio no? ;)

Anonimo ha detto...

Ops, scusate. Nel post precedente ero io. Non volevo rimanere anomimo.

debianCafe ha detto...

Sono Mauro, cofondatore del discusso debianCafé. Preciso subito che non era assolutamente nostra intenzione sfruttare il nome del nostro sistema operativo preferito per scopi commerciali e tanto meno disprezzare il lavoro della sua comunità. Aprendo il debianCafé abbiamo voluto dedicare il nostro spazio, il nostro lavoro e la nostra fatica a debian e tutto ciò che è stato fatto e sarà fatto all'interno di questo locale segue fedelmente la filosofia del free software.
Il nostro intento principale è quello di diffondere Linux e tutto il software libero, i formati aperti e, perchè no, un modo di pensare e di agire eticamente corretto.
Tuttavia è vero che esiste un'attività commerciale (e solo una, il resto è tutto gratuito comprese le attività non informatiche come ad esempio i concerti) ovvero la vendita di cibi e bevande. Purtroppo anche il debianCafé, per poter sopravvivere, necessita di denaro, ma anche in questo caso, abbiamo cercato una linea di condotta compatibile con i principi sopra citati. In primo luogo evitiamo la vendita di prodotti la cui produzione nuoce gravemente alla società (coca cola, fanta , sprite, ecc.), in secondo luogo abbiamo scelto di tenere i prezzi più bassi possibili, tanto che possiamo affermare di venedere birra a prezzi più economici di un centro sociale.
D'altra parte, l'osservazione fatta riguardo il trademark sul nome debian è assolutamente corretta, quindì è nostra intenzione contattare al più presto la comunity di debian per far presente la cosa. Nel caso loro si esprimessero in modo sfavorevole alla nostra scelta, cambieremo il nome del locale pur lasciando intatti i principi che ci guidano e l'amore verso debian.

d1s4st3r ha detto...

Ringrazio di cuore Mauro per il suo gradito intervento.
Sono perfettamente d'accordo con lui, il locale offre un sacco di servizi *gratuiti* e di sicura utilità per molte persone (a partire dai corsi di Linux o dalla wireless lan gratuita).
Gia solo l'idea di porsi con così tanta disponibilità nei confronti del pubblico è lodevole.
Inoltre confermo che i prezzi sono decisamente onesti, a differenza di tanti altri locali che ad esempio per il solo fatto di esserti seduto al tavolino hanno il coraggio di chiederti 3€ per un caffè.
Ok, il DebianCafè è un'attività commerciale, ma come dice Mauro con il "free as free beer" non si campa.
Io proprio non riesco a vedere questo sfruttamento commerciale del marchio Debian come sostiene il signor "Anonimo", e sono convinto che la comunità Debian sarà ben felice di consentirne l'uso.
Forza DebianCafè! :-D

Unknown ha detto...

sono andato venerdì per la prima volta a dare una mano a degli amici che suonavano. Io faccio il fonico da una decina d'anni, ma quando mi hanno detto il nome del locale ho messo da parte i preventivi e tutte le menate :) la birra a 2.80 fra un po' non la trovi manco più al supermercato...e per di più la rossa mi piace un sacco.
o domani o venerdì assaggerò di sicuro l'aperitivo e appena i miei impegni me lo consentiranno verrò ad assistere ad un laboratorio. Ce ne fossere di bar così cazzo!
Entri nel bar tutto incazzato da 4-5 ore di ufficio e ti vedi il faccione di Richard e Tux che ti sorridono... 10 100 1000 bar così!!!

Tex

Anonimo ha detto...

quotando..... "Questo e' uno sfruttamento commerciale del lavoro svolto da centinaia di appassionati,nonche' di una comunita' di sviluppatori sempre disponibile e ricca di capacita'."

...giusto allora che sia guerra aperta! no ai "BAR ITALIA" , ai
"CAFFE' TORINO" e alle pizzerie "BELLA NAPOLI" .... e che diamine...
il locale è bello, la gente simpatica, se poi divulga idee di open source e simili meglio ancora !

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie