lunedì, luglio 07, 2008

Togliere il NetworkManager e mettere Wicd su Ubuntu

Il NetworkManager di Ubuntu è il Male. L'idea di per sè non è stupida, anzi, un bel tool per gestire in maniera semplice e veloce le configurazioni di rete ci può stare, ma un tool che non funziona come si deve non ha ragione di esistere. Deve bruciare. Deve finire per sempre in /dev/null.

Ad essere sincero non mi ha mai dato problemi con le reti wired, ma è da sempre che mina alla mia stabilità mentale quando si tratta di usare le reti wireless. Oggi mi sono ufficialmente rotto il gutso.
D-Bus è odioso, NetworkManager funziona solo quando gli pare, Gnome KeyRing fa a botte con nm-applet... basta!!!

Qui dunque spiego velocemente come ranzare via per sempre quel cesso di tool.

Per eliminarlo, basta un semplice:

$ sudo apt-get remove --purge network-manager network-manager-gnome

Poi, per sicurezza eliminiamo gli script di init ad esso associati (il passaggio precedente dovrebbe già averlo fatto, ma siccome non ho controllato...):

$ sudo update-rc.d NetworkManager remove

Addio, spina nel koolo!!!

Adesso però può essere cosa saggia installare una valida alternativa (non che la riga di comando non lo sia, anzi, ma ci sono casi un cui un tool grafico risulta più immediato, come ad esempio quando ci si deve collegare alla svelta ad una WPA Enterprise con certificato).

Io consiglio Wicd. Ha un'interfaccia un pelino meno immediata, ma quantomeno funziona.
Per installarlo, seguire i seguenti passi:

$ sudo echo deb http://apt.wicd.net hardy extras >> /etc/apt/sources.list
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install wicd

Infine, per avere una comoda iconcina di gestione sul nostro pannello di Gnome, è sufficiente eseguire il file /opt/wicd/tray.py.

E' tutto, saluti e baci.

Donne e computer (n°3)

domenica, luglio 06, 2008

Donne e computer (n°2)

giovedì, luglio 03, 2008

Donne e computer (n°1)

domenica, giugno 22, 2008

Personale teoria sui cerchi nel grano

I cerchi nel grano sono proprio affascinanti, oltre ad essere decisamente belli e ben fatti.

Recentemente ne è stato scoperto uno particolarmente elaborato, il quale pare essere nient'altro che una codifica geometrica del pi greco. Per la precisione, esso riporta le prime 10 cifre decimali del più splendido numero dell'Universo (non me ne voglia la costante di Nepero... :-), ovvero la sequenza 3.1415926535. Qui di seguito c'è un'immagine del crop circle:


Esso mi ha fatto riflettere, e non poco.

Prima di tutto, si sa che gran parte dei cerchi nel grano sono stati creati dagli uomini, vuoi per divertimento, per burloneria, o semplicemente per attirare l'interesse dei media. Inoltre, tutte le varie teorie finora avanzate sulla loro origine mi sembrano abbastanza strampalate e poco solide.

Poi, visto che come al solito, non appena si manifesta un fenomeno inspiegabile, il popolo lo attribuisce ad una divinità o, in casi come questo, agli extraterrestri, mi domando che senso abbia che dei piccoli omini verdi ci disegnino un cerchietto in mezzo a un campo di grano riportando le prime 10 cifre del pi greco, che peraltro noi già conosciamo. E mi domando anche se sia possibile che gli alieni contino in base 10 come noi umani, ben sapendo tutti che contare in base 10 è solo uno degli infiniti modi per esprimere e maneggiare la matematica.

D'altro canto, però, ci si domanda anche come possa un gruppo di burloni creare una simile meraviglia in una sola notte, tenendo conto della precisione e della dimensione delle forme (il cerchio di cui sopra ha un diametro di 150 metri!).

E qui mi è balzata alla mente una possibile ipotesi: laddove la precisione dell'uomo vacilla, entrano in gioco le macchine, tanto stupide quanto infallibili nei loro compiti.
Avete presente Oscar, il robottino giardiniere? Ecco, io mi sono immaginato un apparecchio simile ma molto più avanzato, sul quale è possibile programmare a priori un percorso complicato da coprire. Una volta definito il disegno, lo si porta in un campo, gli si fa fare lo sporco lavoro, e lo si riporta a casa. E mentre il mondo grida al miracolo alieno, cerca significati che non esistono e bofonchia su eventuali cospirazioni a danno della razza umana, qualcuno nella propria casetta se la ride beatamente, magari stilando la prima bozza del prossimo cerchio nel grano.

The truth is out there (e meno male!)...

venerdì, giugno 20, 2008

Classe esistenzialista

public class Question extends Hamlet
{
private boolean b;

public Question(boolean a)
{
this.b = a;
}

public boolean isTheProblem(boolean c)
{
return (c == b);
}

public boolean getTheAnswer()
{
return this.isTheProblem(/*2*/b||!/*2*/b);
}
}

domenica, giugno 15, 2008

Messaggi subliminali negli sfondi di Windows XP

Lasciando per un attimo da parte le varie teorie del complotto e della manipolazione mentale di massa, ho sempre trovato abbastanza curiosi e divertenti sia i messaggi subliminali che gli easter eggs.

Recentemente una persona mi ha fatto scoprire che gli sfondi originali di Windows XP sono pieni di messaggi subliminali, e questi due video pescati su YouTube li mettono in mostra:





Morale della favola: bisogna scopare di più!!! :-D

venerdì, giugno 13, 2008

E comunque...

... io proprio non capisco cosa ci trovi la gente nel gioco del calcio.
Un discorso è fare una partitella tra amici per divertirsi, un altro è l'essere un branco di pecoroni deliranti che adorano, esclusi i panchinari, 11 milionari (o miliardari, se vogliamo mantenere la backward compatibility con le lire...), il più delle volte tonti e analfabeti, che altro non sanno fare che correre dietro ad una palla e sniffare coca ai party dei VIP (Very Indecent People).

E non capisco neanche come sia possibile che le previsioni del meteo che uso nella mia homepage personalizzata di Google, al secolo iGoogle, dicano che oggi ci sia bel tempo con tanto sole, visto che stanno grandinando cubetti di ghiaccio che solo Chuck Norris può fermare.

Che cesso di mondo, va là...!

venerdì, maggio 30, 2008

Linux Summer Fest al T@urus di Ciriè

Segnalo il prossimo evento pinguinoso a cura della Torino Linux Task Force.

Stavolta si tratta del Linux Summer Fest, giornata interamente dedicata al divertimento e alla prova e alla fruizione sul campo di software e musica liberi.

Qui di seguito il volantino...


... e qui qualche informazione in più.

Accorrete numerosi, neh!!!

giovedì, maggio 22, 2008

Dell XPS M1330 e tante piccole soddisfazioni

Ebbene sì, l'ho fatto. Ho cambiato portatile.

Dopo 5 anni di onorata carriera, il mio Toshiba Satellite 5200-801 è stato sostituito (ma non è finito in disuso, l'ho passato a una persona a cui servono solo Internet e Micro$oft Office... povero computer...).

La scelta del nuovo portatile è ricaduta, senza neanche troppi dubbi, sullo splendido Dell XPS M1330.


Avevo bisogno di un portatile un po' più maneggevole, leggero, potente, e che non mi creasse problemi con GNU/Linux. Senza alcun dubbio, direi che ho fatto la scelta giusta. Se dovessi descriverlo con una sola parola, direi che "gioiello" è il termine più appropriato.

La prima cosa che ho fatto è stata ranzare via quello schifo immondo che è Windows Vista (già, perchè Dell Italia ancora non distribuisce portatili con GNU/Linux preinstallato). Subito dopo ho (temporaneamente) installato Ubuntu Hardy Heron per vedere se tutto l'hardware fosse in grado funzionare a dovere senza rogne (NB: in tutta sincerità, Ubuntu a me fa un pò c****e, ho sempre usato la suprema Slackware e continuerò a farlo, ma in questo caso volevo avere un riscontro immediato di cosa andava e cosa no nella maniera più veloce e a prova di niubbo possibile).
Sì è avverato un sogno: funzionava tutto. E quando dico tutto, dico proprio tutto. Controller SATA, webcam, scheda di rete wireless, lettore di impronte digitali, lettore SD-Card, tuttooooooooo!!! Grazie, Dell, grazie!!!

Allora, già che c'ero, preso da un raptus di estasi da geek, mi sono detto "perchè non proviamo finalmente OpenSolaris, ora che abbiamo un computer decente?!?".
Detto fatto, su un'altra partizione ho installato il suddetto sistema Unix derivato da Solaris della Sun Microsystems (era una vita che volevo provare ZFS).
L'installazione è stata una passeggiata, il sistema è poi partito senza problemi, ma sono quasi svenuto quando ho visto Compiz funzionare magistralmente senza che avessi fatto alcunchè. Cioè, capite, Compiz su OpenSolaris senza muovere un dito! E ha beccato pure la scheda di rete wireless! Totale, gente, davvero totale.

Beh, che dire, sono proprio soddisfatto. E qui non voglio assolutamente fare pubblicità gratuita, ma se decidete di comprare un nuovo computer e siete utenti GNU/Linux come me, ci sono davvero tante ottime ragioni per prendere un Dell.