venerdì, maggio 11, 2007

La nostra maledizione

Ieri sono andato al cinema a vedere Number 23. Tutto sommato l'ho trovato un bel film, con un Jim Carrey diverso dal solito. Ossessionato. Stremato da un cazzo di numero che lo ha letteralmente portato alla follia.

A prescindere dal film, le ricorrenze del numero 23 nella storia sono innegabili. La mia fanciulla mi faceva anche notare, ad esempio, che esso compare pure nella data dell'attacco alle Torri Gemelle:

11/09/2001 ---> 11+9+2+1 = 23
11/09/2001 ---> 1+1+9+20+1 = 32 (23 al contrario)

Curioso.

Simpatico, poi, il fatto che i posti riportati sui nostri biglietti erano "Fila L posto 11" e "Fila L posto 12", dove 11+12 = 23... Senza contare il fatto che eravamo nella sala 3, laddove gli ingressi alle sale 2 e 3 sono simmetrici. Entrando quindi in sala, inevitabilmente ci si imbatteva in un imponente 23 retroilluminato da un neon verde.

Amo queste coincidenze. Mi affascinano, mi stuzzicano, mi divertono, mi scuotono.
Le amo perchè so che il destino non esiste. Le amo perchè so che esse non sono altro che singoli versi nell'infinita poesia del Caos.

Nel film, un personaggio dice al protagonista che non era il numero 23 a cercare lui, ma era lui stesso a cercare il numero. Niente di più vero.
Nei miei esempi precedenti, mi sono sforzato di trovare il numero 23. Mi è andata di culo visto che ho avuto successo limitandomi ad usare la somma, ma con un po' di fantasia lo si potrebbe trovare ovunque, magari con l'ausilio di radici quadrate, logaritmi, ricorsioni, cifrari polialfabetici, automi cellulari, o chissà cos'altro.

Noi umani siamo patetici. La maggior parte della realtà in cui siamo immersi esiste solo nella nostra testa.
Prendiamo un evento casuale e, in maniera puerilmente ostinata, facciamo di tutto per ricondurlo al nostri sistemi di misura e per far sì che rientri comodamente nei nostri schemi.

Forse aveva ragione Pirandello col suo "cosi' è se vi pare". Per me era solo un povero stronzo.

L'uomo è patetico. Anch'io, in fondo, lo sono.
Io sono un informatico, disprezzo schifato ogni forma di religione e venero la Scienza, la grande Madre Scienza, perchè essa, ammettendo i nostri limiti senza timore, combatte per mettere in luce le nostre possibilità e tutto ciò che può essere definito come "alla nostra portata".
Anch'io, ingenuamente, ogni giorni cerco qualcosa che leghi in maniera indissolubile le infinite particelle infinitesimali del Caos contro cui mi scontro (vuoi con sequenze binarie, vuoi con i numeri, le lettere o i suoni), solo per il nobile scopo di trovare una risposta, ma conscio del fatto che inesorabilmente fallirò.

Mi viene da ridere.

Combattiamo una battaglia con la consapevolezza di aver perso prima ancora di aver cominciato. Cerchiamo di domare e di spiegare un destino di cui abbiamo solo un allucinato e sfocato sentore.

Siamo anime dannate.

La conoscenza è la nostra maledizione.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io, al contrario tuo, sono religiosissima, ma non frequento gruppi cattolici o altre cavolate del genere, credo solo in Dio, che tutto sia scritto nel destino divino e che l'uomo combatte inutilmente per tentare di cambiare il suo futuro, è già tutto scritto e deciso...così ogni tanto mi chiedo chissà cosa ha deciso dio di me, quali progetti potrò realizzare e quali desideri rimarrano inesauditi

d1s4st3r ha detto...

Mi fa molto piacere sentire i pareri di persone che la pensano diversamente da come la penso io.

Credere in un Dio, alla fine, è solo una scelta (notare bene che credere in un Dio non significa necessariamente adeguarsi a culti o dogmi).
Io ho scelto di non credere. Tanto, che io creda o meno, non posso comunque prevedere, o meglio ancora decidere, il mio futuro. Non mi interessa sapere cosa farò, dove andrò, quando e come schiatterò, ecc...

Io faccio in modo di mettermi nelle condizioni di raggiungere i miei obiettivi, a prescindere dalle fatiche che incontrerò.

Se Dio esiste e, come dici tu, ha già scritto il destino di ognuno di noi, il solo fatto che ci lasci con dubbi, speranze e paure è sufficiente a dimostrare che Dio è un fottuto sadico bastardo, e pure stronzo.

Ma io preferisco lasciare da parte questo pensiero. Per me Dio non c'è. Ci siamo solo io e il microcosmo che mi circonda. E vada come vada! :-D

Anonimo ha detto...

gli obiettivi che cerchi di raggiungere sono già scritti nel tuo destino e i dubbi e le incertezze che hai sono il banco di prova della tua fede se di fronte a tanto riesdci ancora a credere allora la tua fede è sana...comunque la religione è una questione personale e non spetta ame nè a nessun altro convincerti o farti cambiare idea l'importante è vivere e assaporare appieno tutte le mille sfaccettature della vita

d1s4st3r ha detto...

Sì, l'ho già sentita questa storia del "banco di prova". Ma io, per quanto mi riguarda, non ho niente da provare a nessuno, men che meno a un Dio.

Io non ho bisogno (nè voglia) di essere messo alla prova o di essere "testato" perchè qualcuno possa infine giudicare "sana" o meno la mia fede (anche perchè una fede ho scelto di non averla).

Quale sarebbe il premio per essere riuscito a resistere alle debolezze? Il tanto decantato "Regno dei Cieli"? Per me nemmeno esso esiste, così come non esiste l'Inferno (a parte i significati metaforici di entrambi, naturalmente), quindi non ha senso che mi sottoponga ad alcun tipo di test.

Io non credo proprio che il mio destino sia già scritto. Se così fosse, sarei solo una marionetta, un personaggio in un videogioco o una cavia da laboratorio. Se fossi cosciente che ogni mia mossa è già programmata da qualcun altro, che ci starei a fare allora qui?

Sottolineo comunque che la mia parola vale quanto la tua, e che nemmeno io intendo far cambiare idea alle altre persone. Dopotutto, le discussioni sono utili: ci arricchiscono!

Anonimo ha detto...

come detto, la religione è solo una questione personale e sinceramente non mi interessa sapere se altri la pensano come me e fare cambiare idea...in ogni caso anch'io volevo andare a vedere 23 ma per una serie di eventi non sono più andata...ho cercato qua e là recensioni ma non c'è nessun titolo in giro che attiri la mia attenzione, mi piacciono gli horror ma non quelli stupidi con mostri e budelle sparsi per aria...sul genere the others con n. kidman

desy ha detto...

Come dice Donato Fidato:
"la risposta a tutto è un numero ed è 1!"
lol

ps, questo è il più bel post che leggo sul tuo blog, complimenti (è molto personale).

Anonimo ha detto...

La risposta non è uno ma quarantadue.

Anonimo ha detto...

Concordo con "Desy" post molto bello e personale, peccato che l'autore metta un muro così forte tra le sue idee e quelle altrui sull'argomento in questione, tuttavia credo che se uno parla di un argomento in modo negativo pittuosto che in modo positivo è perchè a tale argomento in un certo senso è legato.

Comunque è strano.. oggi giungo per caso su questo blog ed è il 23 maggio, mentre scrivo mi cade l'occhio sull'ora e sono esattamente le 11.11 di mattina se fosse sera 23.23, no?
Tuttavia Sarebbe interessante se l'autore avesse 23 anni.
O magari fosse legato a qualcosa da 3 anni e 2 mesi (32 al contrario giusto??)
Piuttosto che la sua media universitaria fosse 23 o quant'altro...
Curioso vero?